Delitto Intermesoli, molti interrogati


Pietracamela – Si interroga gente che potrebbe sapere o aver visto, o soltanto sentito voci. Le indagini hanno pochissimi elementi sui quali basarsi, e tra essi quella che viene ritenuta una specie di impronta sulle macchie di sangue rimaste in casa di Renato Bellisari. Il resto è ancora fumoso nel delitto di Intermesoli, nella feroce uccisione del Bellisari (77 anni, pensionato tornato da Canada) colpito alla testa mentre era già riverso sul pavimento ben sette volte, con un bastone o una spranga. Neppure questo si sa: l’arma del delitto non è stata trovata.
L’uomo ucciso è stato derubato del portafogli, ma altro pare non manchi nell’appartamento. Una fallita rapina? Una lite con chi era entrato in casa del Bellisari? Un uomo o una donna?
Il delitto risale a giovedì. I carabinieri sentono testimoni o chiunque ritengono possa sapere qualcosa. Una presenza insolita in un paese di poche case sicuramente non passa inosservata. Ma pare ci fosse un temporale e poca visibilità. Bellisari era appena tornato da Tortoreto, dove si era trattenuto come faceva sempre a settembre. Ha conosciuto qualcuno al mare? Un delitto feroce e finora misterioso. Il pensionato disponeva di denaro, stava bene, e viveva spesso soggiornando in alberghi e pensioni.


28 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
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