Medici, comunicare bene con i pazienti


L’Aquila – MEDICI AQUILANI A CONFRONTO – (Immagine ercules.it) – Costruire una corretta “alleanza” con il paziente, anche sotto il profilo della comunicazione, per stabilire insieme il miglior iter della salute. E’ questa una delle ultime esigenze della professione medica, anche in virtù delle più attuali questioni che riguardano la bioetica. Il problema può rivelarsi ancora più complesso, allorché i pazienti sono stranieri e dunque conoscono ancora poco o male l’italiano. Si dovrebbe usare l’inglese, ma…
Si parlerà di questo nel convegno “La comunicazione efficace abbinata al concetto di salute”, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri, che si terrà nella sala convegni dello stesso ordine domani 18 ottobre a partire dalle 8,45. Uno straordinario e insolito momento di confronto culturale che comprenderà per la prima volta anche interventi non squisitamente medici: parteciperanno, infatti, un sacerdote, uno scrittore e giornalista della FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri (Orfeo Notaristefano), un antropologo, un linguista e uno psicologo.
“E’ un momento di riflessione di grande importanza – dice il dottor Alfonso Marrelli, responsabile scientifico del convegno insieme al presidente dell’Ordine, Maurizio Ortu – per ragionare sul fatto che la medicina non è solo scienza, ma contiene un aspetto intimistico e umanistico, da cui proviene, che spesso soccombe a scapito di eccessivi tecnicismi. L’obiettivo di una corretta comunicazione con il paziente è costruire insieme un’alleanza per colmare il gap informativo. In sostanza serve a stabilire consapevolmente un giusto equilibrio tra il versante “paternalistico”, oggi superato, ovvero il medico che decide tutto da solo, e quello del paziente che fa tutto in proprio servendosi del medico come servizio. Temi di grande attualità, basti pensare alle disposizioni di fine vita o all’accanimento terapeutico. Oppure al vertiginoso sviluppo del progresso tecnologico che ha modificato radicalmente i rapporti anche tra medici stessi. Mediare tra l’etica che evolve e una tradizione professionale consolidata non è facile. Proveremo a ragionare su questo”.
Al convegno, che si terrà nella sede “naturale” dell’Ordine, parteciperanno sessanta medici, ma è già prevista la possibilità di replica per allargare la platea.


17 Ottobre 2014

Categoria : Cronaca
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