La crisi morde nell’area commerciale


Città S.Angelo – SCIOPERO LAVORATORI ‘MONDO CONVENIENZA’ – I SINDACATI SEMBRANO NON ACCORGERSI DI QUANTO STA ACCADENDO E SI SENTE SOLO FISASCAT CISL – Da vetrina sgargiante della grande distribuzione alla crisi che morde in una delle aree commerciali più vivaci in Abruzzo, poco a nord di Pescara. Licenziamenti o timori di licenziamenti e riduzioni di personale, visto che a ridursi in misura crescente è da tempo la clientela. I sindacati sembrano assenti o disinteressati – tranne uno – a quanto sta avvenendo, benché si tratti, a giudizio di molti, di pericolosi segnali di regressione. Solo una decina di anni fa l’Abruzzo era la terra di conquista della grande distribuzione che dilagava a dismisura, senza che la politica desse segni di vita. O li dava, spesso per il proprio tornaconto, mettendo le mani nella concessione delle autorizzazioni e nella distribuzione dei posti di lavoro tanto spesso raccomandati. Un mondo che ribolliva e tracimava, facendo dell’Abruzzo la regione con la più alta presenza di centri commerciali e simili.
Ora le strutture scricchiolano e si restringono, quando non chiudono. E la politica, come allora, tace, mentre il sindacato – forse – riflette su cosa dire e fare: ben poco. A Città S.Angelo si pagano i primi conti, e sono salati.
Una giornata di sciopero è stata proclamata per domani per i lavoratori del punto vendita di Citta’ Sant’Angelo di “Mondo convenienza”. Ne da’ notizia Davide Frigelli, della Fisascat Cisl, unico sindacato presente nell’attività, a seguito di un’ assemblea con i lavoratori, che complessivamente sono una trentina.
Proprio Frigelli denuncia le “numerose infrazioni contrattuali” attuate dalla azienda, per quanto riguarda, ad esempio, “l’imposizione degli straordinari ai lavoratori, che peraltro non vengono remunerati ma vanno a recupero delle ore”, oppure per “l’organizzazione di turni spezzati, massacranti e comunicati sovente in ritardo”. Ci sono addetti, poi, che “lavorano costantemente le domeniche, comprese le madri affidatarie di bambini sotto i tre anni”, ma cosi’ non dovrebbe essere. Fino ad oggi, denuncia sempre il sindacalista, sono stati “inutili i tentativi di dialogo” con l’azienda, che ha anche “rifiutato la contrattazione di secondo livello” per riconoscere “condizioni migliorative ai lavoratori e non e’ servita neppure la convocazione all’Ufficio provinciale del lavoro”. Appena ieri, sempre per l’area commerciale di Citta’ Sant’Angelo dove si concentrano molte attivita’, e’ stato annunciato il licenziamento di 12 addetti di Brico.


22 Novembre 2014

Categoria : Cronaca
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