Taccuino: comitati, Lauretum, confartigianato, L’Aquila, Chieti


COMITATI AQUILANI – Domani alle ore 10,30 presso la Fontana luminosa si terrà una conferenza stampa dei comitati per la Città. Saranno trattati gli argomenti elencati di seguito: scelte strategiche per la ricostruzione, Consiglio comunale e cittadini espropriati dalla programmazione e ricostruzione della città, mancanza di trasparenza sulle scelte prioritarie, Lavoro, Ospedale ancora in emergenza, Piano regolatore: esiste ancora ?

foto oliviero 001LAURETUM – Oliviero Del Papa ha vinto il primo premio, per la sezione “Giovani”, della XXIII edizione del Premio Laurentum, aperta a studenti iscritti alla scuola secondaria di secondo grado, con la poesia intitolata “6 Aprile 2009”, ispirata al tragico sisma che ha colpito l’Abruzzo. Il primo premio, per la sezione giovani, della XXIII edizione del Premio Laurentum è andato al giovanissimo abruzzese residente a Pescara, che ispirandosi ai tragici eventi che hanno colpito l’Abruzzo ed in particolare la provincia de L’Aquila, il 6 aprile 2009, ha voluto ben ricordare quei tragici momenti che hanno segnato la storia di una intera regione se non di una intera nazione.

CONFARTIGIANATO – “Con il pacchetto anticrisi approvato dalla regione la stragrande maggioranza delle imprese artigiane sono fuori. Invito l’assessore Castiglione a rivedere le scelte compiute ed a riconsiderare anche le imprese artigiane, pilastro portante dell’economia abruzzese, o molti artigiani saranno costretti a chiudere bottega”. Ad affermarlo è Daniele Giangiulli, segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, che spiega: “Il pacchetto anticrisi presentato oggi taglia fuori tutte le aziende che hanno una contabilità semplificata, cioè migliaia di imprese artigiane abruzzesi. Il sostegno che attendevamo da tempo non è arrivato: per molte famiglie sarà un Natale amaro. Sono certo – conclude Giangiulli – che l’assessore Castiglione riprenderà in mano il programma anticrisi per sostenere anche le moltissime aziende non incluse nel pacchetto, paralizzate da una fortissima crisi di liquidità”.

CHIETI 1 – Il Comune di Chieti e la Società Teateservizi hanno emesso la seguente nota: « Il Comune di Chieti e la Società Teateservizi hanno posto in riscossione il canone idrico relativo all’anno 2008. Però , sono state riscontrate , a causa di un errore del programma di gestione , delle fatture inesatte che , pertanto , verranno rettificate e rideterminate nei termini di pagamento. Pertanto , gli utenti che volessero sincerarsi sull’esattezza dell’importo delle fatture ricevute, potranno inviare un fax con la fattura ai numeri indicati sulle lettere di accompagno delle fatture medesime . Il Comune di Chieti e la Società Teateservizi invitano gli utenti a non preoccuparsi perché gli eventuali errori saran corretti per tempo senza aggravio per gli utenti. »

L’AQUILA – L’Agenzia delle Entrate, attraverso il Capo ufficio consulenza Franco Susi, ha dato parere favorevole alla decisione del Settore Economico Finanziario del Comune dell’Aquila, di sospendere le trattenute Irpef su esplicita richiesta, per alcuni dipendenti comunali, situazione ritenuta necessaria a causa dell’eccezionalità degli eventi che hanno colpito la città dell’Aquila e la particolarità delle disposizioni normative emanate a seguito di tali eventi. L’Agenzia delle Entrate, in risposta al parere chiesto dal Comune dell’Aquila, ha ritenuto “che il comportamento adottato dall’Ente istante ( ovvero l’ufficio stipendi del Comune dell’Aquila ) nel senso di operare la sospensione delle trattenute unicamente in favore del personale dipendente che ne ha fatto esplicita richiesta, sia corretto. Tale prescrizione, peraltro, risulta in linea con quanto richiesto dall’art. 1 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 9 aprile 2009, il quale stabilisce che i sostituti d’imposta possano operare la sospensione delle ritenute alla fonte, a seguito di apposita richiesta da parte dei contribuenti/ percettori”.

CHIETI 2 – Il Sindaco Francesco Ricci ha emesso la seguente Lettera Aperta all’Assessore Regionale Gatti , sottoscritta anche da altri Primi Cittadini del Partito Democratico . « L’allarme lanciato dal Sindaco Ricci in merito alle problematiche legate ai Piani di zona è sacrosanto e interessa tutti i comuni abruzzesi! La Delibera, adottata nella seduta del 15 dicembre 2009, con cui il Consiglio Regionale autorizza i Comuni ad assumere gli atti necessari alla proroga dei singoli Piani non dà nessuna indicazione circa il quadro finanziario di riferimento.
Ma, cosa ancora più grave, è che nel Bilancio di Previsione – che il Consiglio Regionale si prepara ad approvare nella prossima seduta di fine anno – risultano iscritte somme insufficienti per assicurare la proroga del servizio per l’intero anno.
Per la precisione al Cod. 13.01.003 – 71520, dello schema approvato in Commissione Bilancio, risultano stanziati solo € 7.072.183,04 contro gli 11.300.000,00 previsti nel Piano Sociale Regionale 2007-2009 quale quota a carico della Regione Abruzzo; mentre, al Cod. 13.01.003 – 71574 risultano iscritti € 000.000,00 (leggasi zero) a fronte di una quota prevista dal Piano Sociale Regionale 2007-2009, a carico dello Stato, di € 18.200.000,00. Inoltre, non può non rilevarsi come l’incertezza investa ogni aspetto del problema.
Nella Delibera approvata dal Consiglio il 15 dicembre u.s. si legge testualmente che la Regione Abruzzo delibera: “di prorogare…(omissis) il Piano Sociale Regionale 2007-2009 attualmente in vigore….(omissis)… fino all’approvazione del nuovo Piano Sociale Regionale e, comunque non oltre il 31 dicembre 2010”…(sic!).
Su questa base, quale dovrebbe essere la scadenza della proroga alla quale i Comuni abruzzesi dovrebbero conformare i propri documenti di programmazione e contabili? E quali le risorse su cui far di conto? E’ semplicemente allucinante l’approssimazione e la leggerezza con cui questa Giunta sta trattando un problema così serio che vede al centro da una parte una utenza debole ed indifesa e dall’altra degli operatori che per lo più lavorano con contratti precari e legati alla disponibilità di risorse finanziarie che non possono certamente uscire dalle casse Comunali!
Infine, va rilevato che il Piano Sociale Regionale non è l’unico strumento con cui i Comuni affrontano le esigenze delle fasce più deboli della popolazione ed, in questo quadro, non può non sottolinearsi la incertezza circa i criteri per l’assegnazione e l’utilizzazione delle risorse collegate alla “non autosufficienza” per le quali, ad oggi, la Giunta Regionale sembra essersi dimenticata la relativa delibera”.


22 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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