7 Richter, 100 anni fa migliaia di morti, paura in tutto il Centro Italia, danni fino a Roma


Avezzano – UNO DEI PIU’ MICIDIALI TERREMOTI DELLA STORIA ITALIANA, CHE PURE NE E’ RICCA – Cronache, racconti orali, documenti, appunti dicono che la Marsica era inquieta da settimane, anche se nessuno – non avendosi memoria di disastri storici – se ne preoccupava più di tanto. La sismologia era alla sua alba, l’Italia era disorganizzata e impreparata, la protezione civile non esisteva, e per di più la guerra era incombente. Da pochi anni ci si era rialzati a fatica dal terremoto di Messina e Reggio, con tsunami disastroso.
Altri terremoti forti c’erano stati, nella Marsica, ma mai distruttivi. Non diceva niente a nessuno che dal sottosuolo uscissero gas mefitici e afiorassero polle di acqua calda. Le faglie sismiche erano ignote o poco conosciute da studiosi volenteresi.
LA SCOSSA CATASTROFICA – Alle 7,52 della fredda mattina del 13 gennaio 1915 la Marsica e Valle Roveto fino a Sora furono sconvolte da un violentissimo sisma. L’intensita’ epicentrale – localizzata approssimativamente – fu pari a 11 gradi della scala Mercalli (magnitudo 7 sulla Scala Richter), piu’ forte di circa 50 volte del terremoto aquilano del 6 aprile 2009. L’area d’azione del sisma fu molto estesa ed il terremoto si avverti’ benissimo anche nella capitale dove cadde una statua della chiesa di San Giovanni in Laterano. Molti palazzi romani in centro portano ancora sulle facciate i ferri delle “catene” che furono installate per “tenere strette” le mura perimetrali. A L’Aquila e nell’Aquilano, danni rilevanti, case puntellate, facciata di Collemaggio smozzicata, per mesi e mesi migliaia di persone nelle baracche. Ai giovani arrivavano anche in baracca le “cartoline” di richiamo militare. C’era chi preferiva infliggersi ferite ai piedi per non partire.
Avezzano una sola abitazione rimase integra, resistendo alla furia del tremendo sisma. Morirono 10.719 persone su una popolazione di 13.119 abitanti, l’82%. Nell’intera area del Fucino le vittime complessivamente registrate arrivano a oltre 30 mila. L’azione dei soccorsi venne ostacolata dall’inclemenza del tempo, dalla difficolta’ delle comunicazioni e dall’imperversare della guerra in Europa che impedi’ all’Italia di rifornirsi di legname, materiale allora preziosissimo.
SOLIDARIETA’ DA TUTTA ITALIA – Scrive oggi l’AGI: “Un moto di solidarieta’ e di affetto si strinse intorno alla Marsica lacerata dal sisma: da numerose citta’ italiane arrivarono aiuti e conforto. Parimenti importante fu l’azione della Chiesa cattolica e degli ordini religiosi che con Don Orione e don Guanella si prodigarono per l’assistenza ai numerosi orfani, sopravvissuti ai loro genitori. Il terremoto venne raccontato dai piu’ importanti giornali italiani, spesso attraverso la penna di giornalisti illustri, come Prezzolin, Slataper ed altri. Anche i quotidiani stranieri diedero ampio risalto al sisma marsicano con importanti corrispondenze. Personaggi della cultura e della politica nazionale accorsero nell’Altopiano del Fucino: il Re Vittorio Emanuele III, Guglielmo Marconi, Nazario Sauro, Gaetano Salvemini e molti altri. Pagine struggenti ha dedicato al terremoto lo scrittore marsicano Ignazio Silone che nel sisma, oltre alla propria abitazione, perse alcuni familiari. Pochi mesi dopo il violento sisma, l’ingresso dell’Italia nell’immane tragedia della Grande Guerra spense i riflettori sul terremoto e i giovani marsicani, nonostante la situazione di tremendo disagio delle loro famiglie, andarono al fronte e combatterono, valorosamente, come tutti gli abruzzesi. Con la fine della Guerra comincio’ la paziente opera di ricostruzione.
Avezzano, distrutta dal sisma, gia’ dopo pochi anni mostra una grande vitalita’ demografica. Da tutte le parti d’Italia giunsero tecnici e famiglie a ricostruire e ripopolare la Marsica devastata”.
MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE – Alle 7:52 di domani mattina tutte le campane dei 37 comuni coinvolti nel dramma del sisma suoneranno all’unisono. L’amministrazione comunale di Avezzano, guidata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, ha coordinato un ricco programma per il centenario del terremoto, per ricordare il dramma e per non dimenticare le vittime, ma soprattutto per alimentare la cultura della prevenzione attraverso una forte politica di sicurezza sismica. “Il centenario va oltre la memoria – spiega il sindaco – e si propone di raccontare attraverso significative manifestazioni, una terra dinamica, accogliente e tenace, che nella storia ha sempre trovato le energie per risorgere. Una terra moderna, costantemente protesa al futuro”.
Dunque alle 7,52 di domani rintocco di tutte le campane della Marsica e suono della sirena del municipio di Avezzano; alla stessa ora sul Monte Velino, a quota 2.486, la sentinella della Marsica, un gruppo di escursionisti del Cai di Avezzano, della sottosezione di Rosciolo e del Gev di Magliano dei Marsi, accendera’ dei fumogeni tricolori per ricordare i 100 anni dall’evento; alle 9,30, Monumento ‘Memorial del terremoto’ sul Monte Salviano con i saluti istituzionali; tra le 10,30 e le 11,30, al Teatro dei Marsi ci sara’ la presentazione del francobollo commemorativo e dell’annullo filatelico; dalle 11,30 alle 13, sempre al Teatro dei Marsi, gli studenti incontrano le istituzioni (presenti autorevoli rappresentanti delle istituzioni nazionali); alle 17 e’ in programma una Messa Solenne in ricordo delle vittime del terremoto nella Cattedrale di Avezzano, presieduta dal vescovo delle diocesi dei Marsi mons. Pietro Santoro e concelebrata dagli arcivescovi e dai vescovi dell’Abruzzo e del Molise, di Ascoli Piceno, di Rieti, di Sora; alle 21, ancora al Teatro dei Marsi, rappresentazione della “prima” della piece teatrale “Voci dal terremoto”, scritta da Dacia Maraini ed Ernesto Salemme, per la regia di Riccardo Milani, con la partecipazione di attori di fama nazionale. Tra gli eventi di rilievo da segnalare il convegno “Cento anni dal terremoto. Il percorso della cultura sismica”, organizzato dall’Ingv e dal Dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri. All’incontro, organizzato per temi e ospitato il 15 e 16 gennaio presso il castello Orsini-Colonna di Avezzano, parteciperanno i massimi esperti di tematiche collegate ad eventi sismici. Sabato 17 gennaio, invece, nella sala conferenze del Teatro San Francesco di Pescina, sempre nell’ambito del programma delle iniziative commemorative per il centenario del terremoto della Marsica, sara’ la volta di un altro convegno dal titolo “Ricostruzioni: Marsica 1915, L’Aquila 2009″.


12 Gennaio 2015

Categoria : Storia & Cultura
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