“Molino&Molino, altro che fuga…”


Vasto – I Consiglieri comunali di opposizione Massimo Desiati (PpV), Etelwardo Sigismondi (F. d’It), Davide D’Alessandro (Indip.), Nicola Del Prete (Indip.), Andrea Bischia (PpV), Massimiliano Montemurro (U.d.C.),Antonio Monteodorisio (F.I.) scrivono: ” Altro che fuga! L’Opposizione non è caduta nel trappolone che la maggioranza aveva preparato e la sua voce è stata chiara, al contrario del balbettio confuso e contraddittorio che ha disegnato i profili di un’Amministrazione ondivaga ed incapace di prendere decisioni.
I gruppi consiliari di minoranza non hanno partecipato alla votazione con cui si chiedeva al Consiglio di approvare una delibera di diniego alla richiesta di cambio di destinazione d’uso presentata dalla Società Molino&Molino srl. Leggiamo, in un polemico comunicato stampa, che sarebbe bastato, per l’opposizione, restare in aula e votare contro la Delibera, per determinarne la bocciatura (arrivando persino a presagire un risultato di parità nelle votazioni: 9 a 9) e così permettere l’ottenimento del cambio di destinazione d’uso per il Molino Village.
Non solo niente di più falso ma viene così smascherata la manovra ordita dalla maggioranza al fine di far ricadere eventuali responsabilità, politiche e non solo, sulla Opposizione. Infatti, per come la Delibera è stata artatamente confezionata per il voto consiliare, dalla sua eventuale bocciatura non ne sarebbe conseguita l’autorizzazione alla variazione di destinazione d’uso del residence! La legge, infatti, stabilisce che, nel caso specifico, sia il Consiglio a dover e poter autorizzare la variazione di destinazione d’uso. Nel momento in cui il Consiglio avesse bocciato il diniego con la formula usata in Delibera “NON AUTORIZZARE”, ciò non avrebbe automaticamente comportato l’autorizzazione da parte del Consiglio! Le cose sarebbero rimaste sospese, così come sospese sono da anni, così come piace mantenerle a codesto governo cittadino!
In ogni caso, poi, sempre al Dirigente di Settore sarebbe spettata la firma finale, per apporre la quale era però necessario il passaggio in Consiglio.
Ed allora, perché mai l’Opposizione si sarebbe dovuta sostituire alla maggioranza assumendo una posizione che non avrebbe neanche prodotto effetti contrari a quelli desiderati dalla maggioranza? L’Amministrazione ha provato a togliere le castagne dal fuoco con la zampa del gatto ma non l’abbiamo permesso. Immaginiamo, per un attimo, cosa sarebbe accaduto se il Consiglio avesse bocciato, con i voti dell’Opposizione, la Delibera di diniego… La maggioranza avrebbe urlato ad una scandalosa decisione in favore delle attività di speculazione edilizia…
Spieghi, piuttosto, codesta furbetta maggioranza come mai, con il medesimo parere favorevole del Dirigente, il documento approntato per la seduta di Consiglio comunale del 22 marzo 2014, e poi ritirato in aula, deliberava di “autorizzare (…) la variazione di destinazione d’uso da residence turistico a residenziale ad uso privato” mentre quello approntato ed approvato in Consiglio il 26 scorso delibera di “non autorizzare (…) la variazione di destinazione d’uso da residence turistico a residenziale ad uso privato” ?
Spieghino i titubanti e pavidi amministratori vastesi perché mai, se veramente avessero voluto determinare regole certe per il territorio di questa città, a seguito della promulgazione della legge regionale da cui discende la vicenda in esame, non hanno provveduto ad approvare, in tempi non sospetti, una delibera in cui si stabilissero e disciplinassero gli effetti di quella legge regionale, così come hanno fatto, invece, il Comune di San Salvo e tanti altri Comuni! Spieghino, i finti tonti dell’Amministrazione comunale, perché mai non si è provveduto a disciplinare gli effetti della legge regionale nelle Norme Tecniche di Attuazione invece di attendere l’arrivo delle fattispecie, caso per caso, e mantenere appese a logiche di potere situazioni che sarebbero dovute essere risolte a priori, grazie all’esistenza di regole valide per tutti!
Si pensi, la delibera di diniego portata all’approvazione del Consiglio conteneva intere parti “segretate” perché interamente riproducenti i contenuti degli atti di rinvio a giudizio ed i capi di imputazione riferiti ai richiedenti il cambio di destinazione d’uso. Una condizione mai verificatasi in un atto di natura amministrativa che ha così recepito il punto di vista dell’Autorità giudiziaria inquirente e non quella delle parti, senza mettere nelle condizioni i Consiglieri neanche di farsi una minima idea della vicenda giudiziaria e, comunque, neanche dovesse svolgersi un processo in Consiglio comunale!
Insomma, l’Amministrazione comunale non solo ha indotto i Consiglieri ad una conformità alle ragioni dell’Autorità giudiziaria, inaudita altera parte, ma, addirittura, avrebbe voluto fosse l’Opposizione a bocciare la Delibera, senza che ciò comportasse alcun effetto amministrativo e facendo sì che fosse l’Opposizione ad assumersi le responsabilità di decidere laddove l’Amministrazione ha dimostrato di non essere capace di fare.
Perché la non partecipazione al voto? Perché avremmo dovuto risolvere i problemi della maggioranza senza risolvere quelli della città? La vicenda del Molino Village non è terminata, lunedì, in Consiglio comunale e sarà la Magistratura a mettere la parola fine. Ben altri atti avrebbe dovuto compiere l’Amministrazione comunale vastese per non trovarsi in questa impasse ed invece, non soltanto la soluzione adottata non può essere considerata una soluzione ma potranno venir fuori altri casi analoghi per i quali costoro continueranno a balbettare. Noi in fuga? Piuttosto voi… da sempre assenti ed incapaci di decidere con chiarezza!


29 Gennaio 2015

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.