Regione: pareri su bilancio e finanze


L’Aquila – Su bilancio regionale e finanze, il nostro sito ha raccolto alcune “voci dal coro” politico nel dibattito apertosi oggi alla Regione, che durerà fino alla fine dell’anno. Eccone alcune.
RICCIUTI-DE MATTEIS – Su iniziativa del Consigliere del PdL, Luca Ricciuti e sostenuto dal Consigliere del MpA, Giorgio De Matteis, è stato accolto nel disegno di legge: “Documento di Programmazione Economico Finanziaria 2010-2012”, il seguente emendamento: “Gli interventi finanziati mediante le risorse derivanti dalla Legge77/2009 saranno attivati con priorità per le aree insistenti nel cosiddetto cratere. Solo a seguito dell’attivazione dei finanziamenti per le azioni di ricostruzione e sviluppo per dette aree si procederà alla copertura delle misure relative al residuo territorio regionale”. “E’ questo un importante risultato – ha rilevato il Consigliere Ricciuti – che riconosce come sia indispenspensabile sostenere con chiarezza e determinazione la ricostruzione post terremoto anche attraverso il sostegno dello sviluppo economico delle aree ricadenti nel cratere”.

COSTANTINI (IDV) – ”Per compensare questo comportamento inconsistente – fa quindi notare Costantini – l’Italia dei Valori ha presentato emendamenti puntuali, che esprimono un approccio aderente alla realta’, come quello che impegna la Regione a conservare, migliorandola e rendendola piu’ efficiente e trasparente, la gestione pubblica dell’acqua; come quello che impegna la Regione ad adottare una normativa che impedisca il ripetersi di situazioni scandalose, oltre che inaccettabili per il mercato come quelli a favore degli studenti universitari a L’Aquila, per i trasporti, per la residenzialita’, per l’esonero delle tasse universitarie”. E conclude: ”Non e’ vero che i soldi mancano; i soldi mancano perche’ la politica e’ senza coraggio e non decide”. “La piu’ grande sfida dell’Abruzzo per i prossimi anni, sul piano della programmazione economico-finanziaria, e’ la ricostruzione del centro storico de L’Aquila e la sua rinascita sul piano sociale, culturale ed economico.
“Nel mio intervento in aula sul Dpefr – aggiunge Costantini – ho detto che avrei dedicato le prime dieci pagine del documento alla ricostruzione del centro storico, rispetto alla proposta di Chiodi che non dedica un rigo a questo che evidentemente non ritiene un obiettivo strategico della Regione. Chiodi si e’ poi disimpegnato nella rappresentazione di una versione inerziale del presente e del futuro della Regione, assumendo come merito personale la riduzione dell’ammontare delle rate di ammortamento dei mutui della Sanita’, dipesa esclusivamente dall’abbattimento dei tassi conseguente alla riduzione del costo del denaro”.

CHIODI – La relazione del presidente della Regione, Gianni Chiodi, al disegno di legge sul Dpfer ha aperto oggi a L’Aquila la sessione di bilancio del Consiglio regionale. Per la prima volta, il presidente della Regione ha relazionato sul Dpefr con l’ausilio di slide che hanno illustrato all’Aula la piattaforma di lavoro dell’intero documento di programmazione. In oltre un’ora di intervento, il presidente della Regione ha ribadito che ”entro il 2012 la Regione sara’ risanata” dal punto di vista finanziario e che il ”Dpfer e la legge finanziaria saranno gli strumenti che piu’ di tutti metteranno in atto il processo di risanamento”. Chiodi ha detto che ”il Dpfer 2010-2012 si colloca in un contesto di profonda crisi economica, congiunturale e strutturale. Le componenti strutturali di questi crisi si sostanziano in: deficit competitivo, deficit pubblico regionale, deficit infrastrutturale, dualismo territoriale, divario fiscale, deficit politico-istituzionale”. Su fronte del deficit pubblico regionale, Chiodi ha sottolineato che ”l’indebitamento percentuale rispetto al Pil subisce, a partire dal 2000, un’impressionante trend di crescita passando dal 2,4% (2000) al 14,2% (2007). In termini assoluti si passa dai 558 milioni di euro del 2000 ai 3 miliardi 982 milioni del 2007, tenendo conto – ha aggiunto Chiodi – che dal 2002 al 2007 le addizionali Irap in Abruzzo sono aumentate dell’87% a fronte di un aumento nazionale nello stesso periodo del 23%”. Per Chiodi la Regione deve concentrarsi ”sulle componenti strutturali, sulle aree piu’ in difficolta’ (Abruzzo centrale e Valle Peligna), sul cratere del sisma e sull’area della piccola impresa e dei distretti produttivi”.


28 Dicembre 2009

Categoria : Politica
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