Sì a Finanziaria, ma diversi “mal di pancia” – In rete osservatorio sulla ricostruzione


L’Aquila – L’atto fondamentale è stato portato a termine, e la finanziaria è legge abruzzese. Ma con diversi mal di pancia e consensi “solo per disciplina di partito”. Molti fondi – per esempio per la cultura e l’agricoltura – non ci sono, e sarà un problema andare avanti per diverse categorie. La Regione conta su risorse europee e di altra origine, che tuttavia al momento mancano e dovranno arrivare. Ma ecco i fatti. Il Consiglio regionale, dopo una notte di discussione, ha approvato a maggioranza, alle 5 di questa mattina, la Legge Finanziaria. Seduta lunghissima, ma meno di quelle di fine anno che caratterizzavano gli anni scorsi. Clima disteso e collaborativo tra le forze di maggioranza e opposizione, come ha sottolineato lo stesso presidente Chiodi. il Consiglio regionale ha approvato ovviamente anche la legge di bilancio di previsione. A prolungare i lavori dell’aula, infatti, piu’ che gli aspri scontri tra il centro-destra ed il centro-sinistra che avevano caratterizzato le precedenti legislature, alcuni disaccordi nella stessa maggioranza tanto che, prima della votazione finale sulla Legge nella sua interezza, e’ intervenuto a titolo personale l’assessore alle Politiche Agricole, Mauro Febbo (PdL), che ha dichiarato “di votare favorevolmente la Finanziaria solo per disciplina di partito, essendo fortemente contrariato perche’ non sono stati tenuti in conto molti emendamenti presentati dalla stessa Giunta”. “Invito – ha spiegato Febbo nel suo polemico intervento- il capogruppo Giuliante a prendere atto di questa situazione di malessere che e’ sicuramente condivisa dalla stragrande maggioranza dei consiglieri del Popolo della Liberta’”.
Tra le cose significative approvate, su richiesta dell’opposizione (che ha però rinunciato all’ostruzionismo che avrebbero prodotto 500 emendamenti) un osservatorio sulla ricostruzione dell’Aquila con sito internet contenente informazioni, dati documenti e riscontri continuamente aggiornati. Sarà poi davvero così? Difficile crederci, visto come vengono usati – di solito – i siti internet istituzionali esistenti. Costantini dell’IdV ha ottenuto un preciso orientamento verso “L’Aquila capitale europea della cultura” per l’anno venturo 2019. Davvero lontano, quell’anno. Ma la speranza è l’ultima a crollare, anche nei terremoti…
(Immagine albanesi.it)


30 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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