Anno 2011, Ronconi e il teatro abruzzese


L’Aquila – Neppure una parola di commento o di partecipazione da parte del TSA, che evidentemente nei week end è totalmente assente (vogliamo sperare che sia solo questo il motivo dell’inspiegabile silenzio) sulla scomparsa di uno dei protagonisti della scena italiana. La morte di Luca Ronconi impoverisce la cultura italiana e il teatro. Il maestro scomparso a 82 anni ieri sera ha avuto in passato apprezzamento per il Teatro stabile abruzzese, l’ultima volta nel 2011, nel momento della ripresa animosa e decisa del TSA dalla batosta del terremoto. Ricordiamo un nostro servizio apparso appunto nel 2011 che riguarda Ronconi e il suo rapporto con la cultura teatrale abruzzese:
“Ancora un riconoscimento per il Teatro Stabile d’Abruzzo che con lo spettacolo “Scene da un matrimonio” sarà ospite nella prossima stagione teatrale del Piccolo Teatro di Milano.
La presenza dello spettacolo nel prestigioso cartellone, sottotitolato “I classici come non li avete mai visti”, sottolinea il valore dell’allestimento che porta la firma del regista Alessandro D’Alatri ed i cui protagonisti sono Daniele Pecci e Federica Di Martino. “Scene da un matrimonio” sarà a Milano, nel teatro intitolato a Paolo Grassi, dal 22 al 27 novembre 2011 in apertura della nuova tournée che vedrà l’Ente Teatrale Regionale TSA anche nelle città di Torino, Bologna e Roma .
Il direttore del Piccolo Sergio Escobar, ed il direttore artistico Luca Ronconi hanno affidato alla graffiante intelligenza di un abruzzese il manifesto della stagione teatrale 2011/2012 : “Il teatro è concesso a quei popoli che non hanno paura di guardarsi allo specchio” e nelle parole di Ennio Flaiano si ritrova a pieno la filosofia del Teatro Stabile d’Abruzzo che, da subito dopo il sisma, non ha avuto paura di affrontare la nuova condizione del territorio aquilano ed abruzzese proponendo attività continuative con risultati sempre importanti.
“Scene da un matrimonio” di Ingmar Bergman, in particolare, è la prima produzione “post-sisma” che la struttura del TSA ha allestito senza avvalersi di coproduttori, sostenendo l’onere del lavoro grazie ad un bilancio perfettamente in pareggio e grazie alla capacità di uno staff affiatato e di grande esperienza”.


22 Febbraio 2015

Categoria : Cultura
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