Abruzzo, debole ripresa ma edilizia in crisi


L’Aquila – (ore 0,20) – I DATI RESI NOTI DAL CRESA – (Foto: Santilli e Prosperococco) – Le indagini congiunturali del Cresa – centro di studi economici – mostrano che nel corso del 2014 il settore manifatturiero regionale mostra qualche segnale di debole ripresa, mentre le costruzioni versano ancora in forte difficolta’. E’ la conferma di un’assurda situazione che si verifica anche in un’area, come quella aquilana, dove è in atto una vasta ricostruzione.
Rispetto all’anno precedente, infatti, l’industria in senso stretto vede persistere la contrazione dei soli livelli occupazionali, mentre gli altri indicatori assumono valori positivi; l’edilizia, al contrario, mostra flessioni di fatturato, commesse e occupazione e incrementi di tutte le tipologie di costi. Nel 2014 nessuno dei due settori ha riguadagnato in pieno le posizioni ante crisi. Il manifatturiero, a fronte di un quasi allineamento ai livelli produttivi e di fatturato del 2008 e un certo miglioramento delle proprie performance sui mercati internazionali, vede contrarsi, principalmente per effetto della crisi del mercato interno, il numero di occupati. L’edilizia mostra una situazione assai peggiore: rispetto al 2011 (primo anno dell’indagine congiunturale Cresa sul settore) mostra flessioni della produzione, del fatturato, delle commesse e dell’occupazione e incrementi di tutte le tipologie di costo.
In ambedue i settori l’andamento appare seguire le dimensioni di impresa, migliore nelle aziende di grandi dimensioni e peggiore in quelle piu? piccole. “Il perdurare della crisi – dichiara il Presidente Unioncamere Abruzzo, Lorenzo Santilli – grava sull’andamento del settore edile che continua a mostrare enormi problemi, mentre quello manifatturiero, nonostante qualche segnale positivo, stenta a ritornare su ritmi di crescita. Il quadro resta ancora sfavorevole, permeato da enormi difficoltà. La complessità ed onerosità dell’accesso al credito da parte delle imprese e i ritardi nei tempi di pagamento della PA rendono la situazione dell’industria in senso lato assai difficile nel nostro Paese.” “Se a ciò – prosegue Francesco Prosperococco, direttore del Cresa – si aggiungono la scarsa proiezione internazionale e le limitate capacita? di ricerca e innovazione del sistema economico abruzzese, la situazione regionale appare in tutta la sua gravità. E’ improrogabile – aggiunge Prosperococco – l’adozione di politiche di sostegno concrete volte a consolidare il tessuto delle imprese esistenti, favorire la nascita di nuove attività, rafforzare gli skills e le competenze delle risorse umane, sostenere l’internazionalizzazione, stimolare la sperimentazione e l’adozione di processi innovativi”.


18 Marzo 2015

Categoria : Economia
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.