Banca Italia, Pescara non chiuderà


L’Aquila – La nuova configurazione della rete territoriale, afferma la Banca d’Italia, “assicurera’ un’equilibrata presenza della Banca nelle diverse aree del Paese. Anche la’ dove l’Istituto non sara’ fisicamente presente, saranno garantite la continuita’ delle funzioni, la qualita’ e la tempestivita’ dei servizi offerti alle istituzioni e ai cittadini. L’intervento organizzativo deciso e’ coerente con l’evoluzione delle funzioni della Banca.
All’aumentato impegno nella vigilanza bancaria e finanziaria, sia prudenziale sia a tutela della clientela, nel contributo al disegno e alla gestione operativa della politica monetaria comune, nell’analisi economica, nella gestione e sorveglianza del sistema dei pagamenti, si contrappone la flessione dei compiti di tesoreria provinciale dello Stato e di quelli legati alla circolazione delle banconote. Questa sara’ la tendenza anche per i prossimi anni.
In tale prospettiva, la riforma rafforzera’ il ruolo delle 20 Filiali situate nei capoluoghi di regione e delle altre 6 Filiali ‘ad ampia operativita” (Brescia, Bolzano, Verona, Forli’, Salerno, Catania), a cui si aggiungeranno ulteriori 6 Filiali (Agrigento, Sassari, Livorno, Pescara, Lecce e Reggio Calabria) innalzate a quel rango; si manterranno le 6 Filiali specializzate nel ‘trattamento del contante’ (Bergamo, Piacenza, Padova, Arezzo, Roma Cdm, Foggia) e la Succursale di Roma, impegnata prevalentemente nelle attivita’ di tesoreria centrale; continueranno a operare le tre divisioni distaccate di vigilanza di Cuneo, Vicenza e Udine, mentre quelle di Caltanissetta, Cosenza e Pisa saranno ricondotte all’interno di Filiali vicine. Verranno infine chiuse 19 delle 25 Filiali che attualmente offrono servizi a utenti individuali, servizi e utenti ormai fortemente ridotti”.
Nessun cenno alla realtà del cosiddetto quartiere Bankitalia, decine di appartamenti in numero edifici tra via XX Settembre e via Roma a L’Aquila. Il patrimonio immobiliare è l’unico caso in Italia per quanto riguarda la Banca d’Italia, e fu costruito negli anni Trenta per i dipendenti della Zecca dello Stato.


30 Marzo 2015

Categoria : Cronaca
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