IMU agricola, operazione di cassa


Stoccolma (Svezia) – Scrive l’aquilano Giovanni Di Simone: “L’art. 44 della Costituzione , e’ anticostituzionale, urtica concettualmente gia’con l’art. 4, od anche altri; perche’non si favorisce il razionale sfruttamento del suolo e non si favoriscono equi rapporti sociali,mediante vincoli e limiti alla estensione delle terre e con la trasformazione dei latifondi come avvenuto nel dopoguerra.
Perche’la guerra era stata persa ,ma era stata combattuta con l’impiego di carri Tigre ed altri mastodontici mezzi cingolati da 50 Ton. ed e’ inequivocabie che quella stessa disponibile tecnologia sia poi transitata nel settore dei macchinari ad uso civile quindi anche in agricoltura-
Percio’ l’art. 44 contiene un controsenso di origine perche’ e’ entrato in vigore in direzione contraria ed antieconomica rispetto alla gia’presente evoluzione tecnologica complessiva, se ha ricondizionato grandi appezzamenti che potevano essere redditizi con i nuovi metodi di lavoro, in ancora ulteriori piccole particelle da assegnare ad umili famigliole di coltivatori diretti e braccianti che non conoscevano altro che la sussistenza medievale data dalla vanga e l’asinello, tantoche’la riforma agraria e’poi in pochi anni miseramente fallita con il conseguente abbandono delle terre che oggi vediamo ovunque-
Sembrerebbe quindi che a Portella della Ginestra,benche’sia disumano tirare con la mitragliatrice nel mucchio di civili indifesi, La Mafia con diversa lungimiranza avesse avuto politicamente ragione, perche’oggigiorno ,ai sensi dell’art. 4 della Costituzione un giovane che voglia ottemperare al dovere di concorrere al progresso materiale della societa’, EFFETTIVAMENTE, non puo’ farlo , ,inquantoche’ per la attivita’agricola nelle nostre ed in altre zone montane;dove si sono sempre prodotti cereali di altissima qualita se ,il nome piu’ famoso della pasta nel mondo e’diventato tale nel secolo scorso non per caso ma anche perche’ gli conferivano la materia prima a livello locale i contadini abruzzesi;se ,essendo nelle proprie possibilita’dotarsi di grandi e moderni mezzi tecnici per la produzione competitiva, non potrebbe impiegarli poiche’le migliaia e migliaia di minuscole particelle incolte e lasciate in abbandono da decenni appartengono o ai santi o agli emigranti
La cosiddetta IMU agricola che ha diviso fiscalmente l’Italia in due ,e’evidente una sola operazione di cassa per bramoso prelevamento di denaro ,senza nessun altro senso, ma ,non potendosi intaccare la proprieta’privata ai sensi dell’art.42, che cosa impedirebbe di tassare anche i fondi di montagna in misura inversamente proporzionale alla propria estensione? quindi tanto piu’ enormi tasse quanto piu’ minuscoli sono i terreni e gradualmente ridurre sino alla esenzione se si ricostituisce ,con qualsiasi forma giuridica , un appezzamento unico del taglio minimo di 50 ettari ,in modo che dia reddito sufficiente alla istituzione di una azienda agricola che produca competitivamente buoni cereali od altri prodotti tipici in quota ? invece del nulla odierno-


04 Aprile 2015

Categoria : Dai Lettori
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