Bozza Legnini, cosa avrebbe dovuto contenere


di Giampaolo Ceci (Direttore del Centro Studi Edili di Foligno) -

Ci avevano assicurato: ” Stiamo elaborando una legge organica che farà chiarezza su tutto. Vedrete che dopo questi anni bui, tutto sarà veloce, le procedure oliate come il pistone della Ferrari. Un testo organico alla portata di un bambino di 4 elementare. Del resto non stiamo costruendo la città più tecnologica del pianeta?
Ebbene la legge che é stata resa pubblica, seppure in bozza, ha invece messo in evidenza la considerevole distanza tra il mondo della macchina pubblica e quello delle imprese organizzate modernamente.
In effetti, a ben pensarci le problematiche per la organizzazione della ricostruzione di una città sono uguali a quelle che affronterebbe una grande azienda di servizi chiamata a risolvere il medesimo problema.
Unica differenza starebbe nella una metodica adottata dai due organismi per ricostruire in breve tempo con il minor spreco di pubblico denaro l’aspetto fisico e il tessuto sociale.
Il primo inficiato dalla Burocrazia che lo caratterizza, la seconda solo dalla efficienza economica.
Non mi é chiaro se Bozza ” Legnini, Pezzopane, De Micheli “sia un documento politico, strategico, organizzativo.
Seppure redatto da un” non tecnico” e da un Ente pubblico, mi attendevo che almeno fosse organizzato per tematiche omogenee.
Spero non sia considerata una offesa se constato che nel documento oggettivamente non si affrontano organicamente tutte le tematiche della ricostruzione che restano in larga parte ancora indeterminate, né si indica neppure con chiarezza chi dovrebbe porvi mano.
Eppure sarebbe bastato dare un po’ d’ordine. Prima gli indirizzi politici e strategici di base , poi quelli operativi. che potevano anche essere demandati ad una struttura più tecnica quale l’USRA o altra dotata delle necessarie competenze tecniche e giuridiche.
Questi ultimi avrebbero potuto disciplinare i seguenti temi::
a) Criteri e Procedure per la costituzione e funzionamento e chiusura dei consorzi obbligati (modulistiche allegate)
b) Criteri e limiti di ammissibilità ai contributi Statali.
c) Criteri e Procedure adottate dall’USRA per la organizzazione delle verifiche della ammissibilità contributo e il rispetto dei vincoli di legge da parte degli enti pubblici preposti ai controlli.
d) Criteri e Procedure per la scelta dei progettisti (modulistiche allegate)
e) Criteri e Procedure per la stesura e codifica degli elabo rati di progetto (modulistiche allegate, e specifiche di disegno)
f) Criteri e Procedure per la scelta della impresa esecutrice e delle ditte terze ( contatti tipo e modulistiche allegate)
g) Criteri e Procedure per il controllo di avanzamento lavori, redazione contabilità e collaudi tecnici in corso d’opera e finali (modulistiche allegate)
h) Criteri e Procedure per la liquazione dei corrispettivi dei lavori, e delle spese tecniche (quadro economico tipo)
i) Criteri procedure per le visite di collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera da parte te dell’USRA e degli Enti pubblici di controllo (modulistiche allegate)

Spero non sfugga al lettore la diversa portata delle due impostazioni metodologiche.
Nel confronto la Bozza, nella forma attuale, assume le sembianze di un lodevole tentativo di dare regole ad un contesto disorganizzato che però resta complessivamente disorganizzato, mentre se fosse stata imposta per capitoli e tematiche il documento diventava un utile guida operativa che scioglieva i dubbi (se ben redatta) e avrebbe costituito una strada almeno chiara per i progettisti,le imprese e gli amministratori dei consorzi.
Mi sorprende che tra i contributi nessuno abbia pensato a suggerire un taglio metodologico diverso entro al quale organizzare i contenuti del documento ora piuttosto “sparpagliati”.
Se si fosse seguito un tale percorso logico forse si sarebbe potuto (seppure con i colpevoli ritardi oggi presenti) iniziare ad organizzare la ricostruzione partendo proprio dalle basi più ovvie ovvero quelle di organizzare la organizzazione.
Una metodica moderna e razionale avrebbe fatto restare con la bocca aperta gli increduli e i disfattisti di professione.
Non voglio addentrarmi nei contenuti della Bozza (magari in futuro col testo definitivo); per ora, a parte il lodevole intento di dare alcune soluzioni ad alcuni problemi, che va sottolineato positivamente, prevale la sorpresa per la indeterminazione giuridica di alcune parole, per la presenza di procedure lacunose a fronte di prescrizioni e divieti irrealistici che non potranno accelerare i tempi, né aumentare la trasparenza o ridurre la corruzione dilagante, che tra l’altro o non sono neppure sanzionati o lo sono troppo.
Da quel che leggo, purtroppo ,temo che gli unici contenti saranno gli avvocati. Attendiamo il testo definitivo
Per approfondire
Link alla art di Umbriaweb contenete la Bozza Legnini Pezzopane, De Micheli)

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/legge-ricostruzione-la-terza-bozza–proroga-personale-no-a-seconde-case/567575-302/


20 Aprile 2015

Categoria : Attualità
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