Berlusconi, i poteri, le ordinanze, le case


L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – Silvio Berlusconi è stato bravo nella fase dell’emergenza terremoto in Abruzzo e ha costruito migliaia di case, 4.500 circa, oltre a migliaia di MAP, case di legno provvisorie? Nei prossimi mesi (bisogna infatti restare con i piedi per terra e non illudersi che possa avvenire prima) quasi 18.000 persone avranno un tetto in città e nei dintorni. Indubbiamente un intervento veloce (anche se meno di quanto venisse promesso), insufficiente in quanto i calcoli erano sbagliati, ma destinato a coprire prima o poi la necessità abitative del cratere sismico, L’Aquila in testa. Con alcune pecche e alcuni difetti che stanno emergendo anche adesso, tra gli abitanti di appartamenti difettosi. Ma la maggior parte funzionano.
Non è ovviamente la ricostruzione, di cui per ora non si ha neppure una pallida programmazione, e non è la rinascita economica, ben lontana. E’ tuttavia una spesa enorme, e un intervento che ha stupito il mondo intero. Dopo il disastro dell’alluvione in Florida, negli Stati Uniti, non avenne nulla del genere e la città di New Orleans è ancora in attesa di case per tutti.
Berlusconi, dunque, è stato bravo o no?
Prova a chiarire la situazione oggi il quotidiano economico, giuridico ed economico Italia Oggi, di Milano. Secondo il giornalista Franco Talenti, il premier si è avvalso del potere di ordinanza, come responsabile supremo della Protezione civile. Il capo è Bertolaso, ma il responsabile, ovvero colui che firma, è il capo del Governo. Berlusconi, dice il giornale, è riuscito a fare di una Protezione civile inerte, inefficiente ed esistente solo sulla carta (lo disse anche l’assessore abruzzese Daniela Stati: “La Protezione civile in Abruzzo non è mai esistita, esiste oggi”) un meccanismo rapido, efficace: ha “trasformato una tartaruga in una lepre”. Ma ne è anche il primo e unico responsabile e la fa funzionare a colpi di ordinanze, una dopo l’altra, innumerevoli, persino per problemi minori tipo l’esenzione dai pedaggi autostradali. Magari Bertolaso propone e chiede, ma è Berlusconi a decidere e firmare. L’ultimo esempio importante è stata l’ordinanza per la sospensione delle tasse ai terremotati, prorogata fino a giugno.
Se tutto ciò sia un bene o un male, non sta a noi dirlo, nè lo dice Italia Oggi, che giornalisticamente si limita a spiegare come vanno e sono andate le cose. Dal punto di vista politico, c’è chi si preoccupa (l’opposizione, naturalmente, salvo poi contare di far uso di tali poteri quando sarà il suo turno?) di questi poteri eccezionali di fatto avocati a sè dal presidente, peraltro in modo del tutto legittimo. I poteri di un premier in Italia sono limitati, ma chi ci sa fare trova il modo di potenziarli all’occorrenza. Il potere di ordinanza era lì latente, mica lo ha inventato Berlusconi. L’Italia di oggi è fatta così, e sono in pochi, anche tra i politici, a conoscerla bene. Per gli abruzzesi il supersilvio, una sorta di Paperinik piombato a L’Aquila come quello disegnato sulla copertina di Topolino all’inizio dell’anno, è risultato utile perchè le case, che si voglia o no, ci sono e la gente è rimasta sbalordita. Nessuno avrebbe mai scommesso su una cosa del genere e pochissimi ci credevano. Chi sa cos’è un’ordinanza, invece, credeva che, volendo, sarebbe stato possibile costruire 4.500 case in pochi mesi. Appunto: volendo. In questo paese da sempre per favorire giochi subdoli, guadagni, affari e affaristi, non si fa ciò che si potrebbe fare, infischiandosene delle reali esigenze. Stavolta si è fatto, magari in modo anche arruffato (pensate al problema irrisolto delle macerie, ma pensate soprattutto al piano di ricostruzione della città, del tutto inesistente e lontano nel tempo e nelle menti politiche), però non si è perso tempo. Importante, se non altro, questo. (Nella foto Col: Berlusconi a L’Aquila il 18 aprile scorso)


06 Gennaio 2010

Categoria : Economia
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