Elezioni, furioso toto-candidati, il PdL ribolle e punterebbe su Del Corvo, ma Silvio…


L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – Riprende corpo sui giornali il totocandidato per le elezioni provinciali dell’Aquila, ritenute una consultazione-chiave come test politico. Semplice capire perchè. Qui Berlusconi si è speso alla grande, è venuto 25 volte, ha diretto la fase dell’emergenza, ha dimostrato (questo senza dubbio) capacità mai viste nelle varie catastrofi italiane. Qui si vota, e se la provincia non va al centrodestra, sai che figura… da “peracottari”. Lo cominciano a scrivere i giornali, che sovente non brillano per acume politico. E qui, guarda caso, il centrodestra, affidato in Abruzzo ai senatori Piccone e Di Stefano, ha i problemi più “tosti”. Tant’è vero che il candidato ancora non c’è: mancano 2 mesi e pochi giorni al voto, il 27 e 28 marzo. Oggi chi conta in politica ha fatto sapere, a comando, che il PdL è pronto e ha scelto, quasi con certezza, il candidato: Del Corvo di Celano, amico di Piccone, commercialista, consigliere regionale. Avrà voglia questo signore di mollare il comodo e remunerativo scanno regionale, per scalare quello meno comodo della presidenza della Provincia? Qualcuno dovrebbe chiederglielo…

Su Del Corvo, viene riferito, convergerebbero anche il MPA di De Matteis e l’UDC. Una falange macedone di guerrieri catafratti capaci di bombardare il castrum fortificato Pezzopane con cariche pesanti.
Il fatto è che questa falange tanto coesa non appare, bensì litigiosa e arruffata, malferma e dolorante qua e là. Sì, ha chiuso il capitolo del candidato sindaco a Chieti (Di Primio), mentre la sinistra perde l’IdV e nicchia su Francesco Ricci. Anzi, l’IdV tuona: se imponete Ricci senza garanzie, andiamo da soli. Loro sono forti, specie nel Vastese, dove il nome di Di Pietro è venerato quasi quanto la Madonna dell’Incoronata. Possono permettersi di minacciare.

Il PD, invece, è “ricciano” senza mezzi termini.
Torniamo alla provincia dell’Aquila, perchè lì sta il problema. Il PdL coagulerà tutti i consensi su Del Corvo? Circolano voci secondo le quali da Roma potrebbero arrivare, in extremis, delle sorprese. Un Berlusconi incazzato, che scontento delle liti da cortile in casa sua qui in Abruzzo, urla un nome e lo impone a tutti. “Basta, sciagurati: il candidato è questo”. Roba così, il Cavaliere queste uscite le sa fare. Gli giunge all’orecchio anche ciò che dice la Pezzopane, donna intelligente come poche altre in politica, e consapevole del proprio carisma: dice la first lady del G8 (così la definì La Stampa di Torino, e pare che Michelle Obama si sia adombrata…) che non scenderà in campo contro Berlusconi, ma per L’Aquila e la sua provincia. “Me ne infischio delle liti e delle poltrone che volete spartirvi nonostante il terremoto – pare dire la Stefania numero 1 – io sto con L’Aquila e se Berlusconi serve, se occorre Chiodi, per me non ci sono problemi. Purchè se ne avvantaggi questa povera terra nostra…”. Non fa una grinza. Altro che le baruffe dei dirimpettai… Facciano, facciano. Cominciano a somigliare a quello che si tagliò i cosiddetti per far dispetto alla moglie.


09 Gennaio 2010

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati