Sito veleni Bussi, otto anni dopo arrivano risorse per sicurezza


Pescara – L’infernale discarica di veleni a Bussi su scoperta nel 2007, otto anni fa, ma ovviamente esisteva da anni, forse da decenni, e si era formata sotto gli occhi di tutti, occhi evidentemente distratti o incapaci di fermare un disastro ambientale mastodontico. Occhi che guardavano altrove, benché i veleni venissero interrati tra autostrada e ferrovia, a due passi da sorgenti, fiume, case, scuole, chiese e un ospedale.
Allora si preferiva infierire su piccoli abusi o pollai di contadini ignari, invece di andare a colpire giganti temibili e intoccabili dell’industria chimica. L’ambientalismo, per molti, era il viatico verso la politica. La verità ka scrivevano i veleni che ogni notte venivano seppelliti quasi in superficie a Bussi. Una pagina nera per l’Abruzzo.
Sono passati molti anni e un processo ancora più dannoso dei veleni, che è in fase di attenzione al vaglio dei magistrati di Campobasso. E si cominciano a fare i conti di quanto ci costerà rimettere le cose a posto. In otto anni sappiamo solo che per bonificare la zona non è stato fatto nulla. E sappiamo che da oggi, forse, c’è qualche novità.
La Giunta regionale ha approvato la delibera relativa all’ Accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel Sito d’interesse nazionale (Sin) di Bussi. La definizione del provvedimento, che permette di investire 3,1 milioni di euro per la Regione e’ stata resa possibile anche grazie al capillare lavoro di analisi dell’iter procedimentale compiuto dal segretario particolare della Presidenza, Claudio Ruffini, che in questi mesi ha provveduto a seguire i diversi passaggi per il recupero delle risorse disponibili. L’accordo – che vede la partecipazione del Ministero dell’Ambiente, della Regione Abruzzo, delle Province di Pescara e Chieti, dei Comuni di Alanno, Bolognano, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Chieti, Manoppello, Popoli, Rosciano, Scafa, Tocco da Casauria e Torre de’ Passeri – costituisce un impegno tra le parti per attivare ogni misura necessaria all’attuazione degli interventi di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica del Sin di Bussi, secondo programmi gia’ definiti.
L’investimento previsto e’ pari a 3,1 milioni di euro. Gli interventi di messa in sicurezza, secondo quanto previsto nel documento, mirano a definire un piano di prevenzione delle emergenze anche all’esterno dell’area, al fine di ridurre i possibili rischi sanitari. Tra i vari interventi sono previsti: un milione 419mila euro a favore dell’Arta per la realizzazione del piano di caratterizzazione delle aree; un milione 285mila euro a favore del Comune di Bolognano per la progettazione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica in via sostitutiva dei soggetti inadempienti; 245mila euro a favore della Regione e dell’Istituto superiore di sanita’ per verifiche e valutazioni di carattere sanitario e valutazioni epidemiologiche.


25 Giugno 2015

Categoria : Cronaca
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