Cresce il caldo, scarseggia l’acqua: è l’estate


L’Aquila – Oggi ancora più caldo, tutto secondo le previsioni, in attesa di agognati temporali che qualcuno preannuncia. E in effetti, il cielo ha aperto i suoi serbatoi già questa mattina sul Nord-Est della penisola. Poi nuvole e piogge dovrebbero scendere verso sud lungo il versante adriatico.
Si accontenterebbero anche i due o tre gradi di temperatura di meno, oggi, gli abruzzesi schiacciati da una cappa di calore elevato. Le massime di mezzogiorno, rilevate non scientificamente ma solo guardando i termometri, collocati sempre negli stessi posti e alla stessa ora, dicono 36 gradi a Teramo (che continua ad essere la città più soffocante, con diversi centri della sua costa adriatica), 34-35 gradi a L’Aquila, 34 a Chieti e una trentina di gradi nella “fresca” Pescara che continua ad essere la città meno soffocante, in questa ondata di calore.
Non chiedete di spiegare la logica secondo la quale, appunto inspiegabilmente, alcuni decretano bollini rossi di qua e di là, arancione per Pescara. luogo in cui stavolta le temperature massime sono da due settimane le meno alte in Abruzzo.
Percheè, ad esempio, Sulmona non ha bollino (rosso o arancione, scegliete voi…) con i suoi 38 gradi rilevati ieri?
Se la spiegazione sta nel tasso di umidità atmosferica, solitamente elevato a Pescara e dintorni, i dati dicono che la stessa – o più alta – umidità si riscontra a Teramo, a Giulianova, a Silvi, e nell’interno a Sulmona e anche a L’Aquila.
Allora?
L’impressione è che si agisca quasi automaticamente, secondo schemi prefissati, secondo i quali Pescara “deve” essere bollinata se fa caldo. Di sicuro, anche altre città abruzzesi vivono disagi analoghi. Na forse la popolazione è di plastica, e non ne soffre.

L’ACQUA COME SEMPRE E’ UN PROBLEMA – Caldo, ed ecco l’acqua che scarseggia, ecco gli annunci di sorgenti che non ce la fanno più a sostenere i consumi, ecco i provvedimenti di emergenza che sapienti cervelloni hanno predisposto e attuano abili e sempre al servizio del popolo utente. Quali? Prndersi l’acqua dell’Enel, come nel Teramano, apprendiamo oggi da un giornale. Che entusiasmante, geniale novità!
Certo Ruzzo e compagni non possano fare altro che cercare soluzioni all’emergenza, visto che da decenni lavori adeguati per accrescere i rifornimenti idrici urbani, potenziare le reti, cercare nuove sorgenti, non se ne sono fatti. E indispettisce, offende i cittadini leggere che occorre farli. Ogni anno, alla prima calura. Non c’è limite alla sfrontatezza. E, stiamo a vedere, neppure ai problemi idrici se il caldo continua o arrivano i turisti. La seconda ipotesi assai poco probabile… visto che il mare abruzzese non è esattamente invitante , secondo Goletta Verde. Dati di ieri. Silenzi da Sfinge nei palazzi regionali e soprattutto negli uffici turistici regionali, che debbono essere in vacanza. Su altre spiagge, s’intende.


08 Luglio 2015

Categoria : Cronaca
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