Mare sporco e depuratori: spese “ingenti somme”, ma dove saranno finite?


Pescara – L’impressione è che, pur trattandosi di dati seri e drammatici, quelli diffusi da Goletta Verde sullo stato non invidiabile del nostro mare , siano un sasso in un pollaio. Arriva da fuori e fa starnazzare le galline tra svolazzi e piume in aria. Poi torna la calma e si aspetta l’anno prossimo. Tanto, ormai la Goletta Verde se n’è andata…
Pensate: il suggerimento è “potenziare i depuratori”. Da decenni sono pochi, e dei pochi esistenti molti non funzionano, mentre quelli che funzionano (inutilmente, come abbiamo visto dai dati) non si sa benwe chi debba gestirli e con quali soldi. Una situazione da operetta, tipica di una regione che ha saputo produrre enormi discariche, depositi di amianto, ambientalismo da risate, mari e laghi inquinati ogni anno di più. E corsi d’acqua che sono fogne e veleni.
Persino un politico (cioè mediamente non un mostro di intelligenza e di senso del dovere) avrebbe capito, negli anni, che bisognava fare qualcosa. Cominciando dei depuratori.
Qui non è stato fatto nulla . stiamo boccheggiando tra divieti di balneazione, morie di pesce e acque di inuietanti colori marroncini, perchè la natura te la fa pagare, e ora scopriamo l’America.
“La Regione investa risorse considerevoli per la realizzazione e messa a norma dei depuratori delle acque fluviali, che restano le principali indiziate dell’inquinamento di alcuni punti critici della nostra costa”. E’ quanto chiede al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il responsabile di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, all’indomani della diffusione dei dati relativi alle analisi realizzate da Goletta Verde, di Legambiente, sullo stato di salute del nostro mare; dati che hanno confermato il forte tasso di inquinamento di ben sette dei nove siti analizzati. A detta di Tomei, “la strada da seguire e’ la stessa che la Regione intraprese esattamente un anno fa per il caso di Alba Adriatica, esploso alla vigilia della stagione turistica: in quell’occasione – ricorda – fini’ sotto accusa proprio l’insufficiente funzionamento del depuratore.
Perché non chiedere alla Regione (ma non retoricamente, con atti formali e azioni giudiziarie) dove finiscono le ingenti risorse di cui si parla? Perché ingenti risorse non producono ingenti risultati? Sicuro che tutti, ad ogni livello, hanno svolto la loro parte correttamente?


08 Luglio 2015

Categoria : Cronaca
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