Banche, sarebbe utile capirci qualcosa…
L’Aquila – PRIMA DI TUTTO VA CHIARIITO SE E CHI HA COMMESSO DEI REATI – Le banche che il governo dice di aver salvato (ma a spese di chi?) hanno commesso dei reati a danno dei loro clienti? Questo sembra il punto centrale della vicenda, e questo interessa ai risparmiatori indotti ad acquistare titoli inaffidabili o spesso fortemente rischiosi. Tossici, li definisce qualcuno.
Tutto il resto che si è detto e scritto serve a poco, se non a sollevare dubbi, nebbie, sospetti. La creazione di una commissione parlamentare di inchiesta complica la situazione, sicuramente la allunga e induce la gente alla sfiducia. Le commissioni parlamentari sono di per sa strumenti politici e non vigorose strutture capaci di fare chiarezza presto e bene.
Ai risparmiatori che, al momento, sono sul lastrico e hanno perso soldi viene promesso che saranno risarciti, non si sa quando me in quale misura.
Ciò che vorrebbero sapere, invece, è lineare. Direttori e funzionarti delle quattro banche nel ciclone (Casse di Chieti e Ferrara, Banca Marche e Banca Etruria) commisero dei reati quando indussero i clienti ad acquistare obbligazioni subordinate senza evidenziare i forti rischi connessi? Il punto è questo, e a far luce, si può supporre, , deve essere la magistratura.
Se vi furono reati, il delinearsi della vicenda appare più comprensibile: la mia caduta dipende dal tuo comportamento. Causa ed effetto.
Al momento nulla è chiaro. Forse perché pochi o nessuno trovano la chiarezza conveniente. Azioni legali preventive sui beni delle banche e dei funzionari, a tutela dei danneggiati, sarebberp utili. Ce ne sono? Se ne parla. Vedremo…
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