Anno giudiziario: Canzio riprende Alfano – Composto il dissenso degli esponenti ANM


L’Aquila – LA GAFFE – Non tocca al ministro dichiarare aperto l’anno giudiziario, ma al presidente della Corte d’appello… Piccolo incidente “diplomatico” questa mattina alla cerimonia. Alla fine del suo intervento, il ministro della giustizia Alfano ha infatti detto:”Ora dichiaro aperto l’anno giudiziario”. Una piccola “gaffe” del guardasigilli, subito corretta dal presidente della Corte Canzio. Benevolmente, ma puntualmente, l’alto magistrato ha detto: “Fino a quando non vi sara’ una riforma in tal senso, l’apertura dell’anno giudiziario la dichiara il presidente della Corte…”.
TOGHE NERE – La cerimonia aquilana si è contraddistinta per un elemento nuovo: i magistrati hanno indossato toghe nere in segno di lutto per le 307 vittime del terremoto. Normalmente nella cerimonia si usano toghe rosse per la Corte ed ermellini per i gradi più elevati della magistratura, secondo un rituale consolidato e tradizionale. Oggi compostezza e nessun colore.

IMPEGNO – Alfano, nel suo intervento, ha confermato l’impegno del governo (che, ha detto, durerà per tutta la legislatura) per una riforma organica della giustizia. Non ci sarà alcuna esitazione nè retromarcia in tale intento, perchè senza una riforma sostanziale, sarebbe inutile impegnare risorse per la giustizia, che “deve funzionare”. Il governo sta compiendo scelte coraggiose, ha sottolineato Algelino Alfano, e le critiche politiche e di parte della magistratura. Quanto alle critiche, appaiono poco credibili quando non sono accompagnate da alcun tipo di ammissione e riconoscimento.
PRENTI VITTIME – Mentre dentro il ministro Angelino Alfano parlava di riforme, di giustizia efficace e snella, di lotta alla mafia ed alla criminalita’, loro, imperterriti sotto una pioggia battente, chiedevano giustizia, giustizia vera, per i loro ragazzi. Di essere contro il processo breve, i componenti il Comitato vittime, guidato da Antonietta Centofanti, lo hanno sempre detto. Temono che, con un colpo di spugna, siano cancellate, in nome dei tempi, tutte le inchieste che la Procura dell’Aquila sta portando avanti in relazione ai crolli di edfici pubblici e privati. Non sono bastate, stamane, le rassicurazioni del Procuratore, Alfredo Rossini (”Ce la faremo in tre anni!). Cosi’, fermati dalle forze dell’ordine all’ingresso del viale delle Fiamme Gialle che conduce alla caserma, hanno esposto striscioni contro la riforma del processo e le immagini dei loro ragazzi.
COSTITUZIONE – Massima compostezza, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario all’Aquila, svoltasi nella sede della finanza a Coppito, ma la protesta contro il processo breve non è assente. Nelle mani di alcuni magistrati sono comparse copie della Costituzione. In vista nella silenziosa ma significativa protesta, il responsabile abruzzese dell’Anm, Giampiero Bellelli, ed il sostituto procuratore della Repubblica di Pescara, Giuseppe Di Florio. Sono due dei magistrati che compongono il pool della Procura guidata da Nicola Trifuoggi, che al momento in Abruzzo si occupa dei procedimenti più scottanti. La Procura di Pescara nei giorni scorsi ha chiesto ad Alfano l’invio di ispettori per verificare la regolarità dell’iter riguardante l’ex presidente Del Turco e tutti gli altri indagati nella sanitopoli abruzzese.
Una presa di posizione netta e forte per stroncare le polemiche e illazioni sull’arresto Di Del Turco.
(Nelle foto Col:< Due momenti storici dell’inaugurazione giudiziaria nel vecchio palazzo oggi inagibile e chiuso. In alto la cerimonia del gennaio 2008, in aula c’è anche Del Turco. Sotto, il rituale del corteo con i magistrati in toga rossa. Quest’anno solo toghe nere in segno di lutto)


30 Gennaio 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati