Inchiesta crolli: la Procura ce la farà


L’Aquila – La riforma del processo, che accorcia i tempi e limita i termini per concludere le inchieste, anche le più scottanti come quella sui crolli e i morti del terremoto aquilano, non fermerà la Procura aquilana, anche se per i gradi di giudizio seguenti la prima sentenza nessuno può essere sicuro di nulla. Parole di chi da subito dopo il sisma sta lavorando senza interruzioni: il perocuratore Rossini, il pm Picuti e i loro collaboratori. ”Il processo breve prevede che le indagini preliminari si concludano in tre anni. Noi ce la faremo, anche se sui successivi gradi di giudizio non possiamo garantire niente”. Lo ha detto ai giornalisti il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Pacatamente, il magistrato ha spiegato di non voler esprimere alcun giudizio sul cosiddetto processo breve. “Non esprimiamo alcun giudizio definitivo poiche’ non conosciamo ancora il testo definitivo e quindi aspettiamo per una valutazione globale”. (Nella foto il Procuratore Alfredo Rossini)


30 Gennaio 2010

Categoria : Cronaca
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