Ai cinesi di Smic 70% quote LFoundry


Avezzano -
L’AFFARE PORTATO A TERMINE IN SIOLENZIO, MUTI POLITICI E SINDACATI _-

Il colosso asiatico Smic (Semiconductor Manufacturing International Corporation) e LFoundry Srl, il piu’ grande stabilimento della povincia aquilana che conta circa 1.500 dipendenti ed ha sede ad Avezzano, hanno annunciato oggi di aver stipulato un accordo vincolante per il quale Smic acquisisce la maggioranza delle quote (70%) di LFoundry per un corrispettivo di 49 milioni di euro. Smic e’ una delle principali semiconductor foundries nel mondo e la piu’ grande e avanzata foundry in Cina. Si tratta della prima acquisizione da parte di Smic di un’entita’ al di fuori del contesto cinese e segna un importante passo in avanti nella strategia di internazionalizzazione della Compagnia. Inoltre, attraverso questa acquisizione, Smic, che ha sede a Shanghai, entra ufficialmente nel mercato globale dell’elettronica automobilistica, settore in cui LFoundry e’ focalizzata. Questa acquisizione – affermano le due aziende in una nota congiunta – portera’ vantaggi ad entrambi le parti: le competenze combinate si tradurranno in economie di scala al fine di servire al meglio i clienti; le tecnologie complementari si combineranno per rafforzare il portafoglio tecnologico; le maggiori opportunita’ di mercato consentiranno ad entrambe le parti di penetrare nuovi settori di mercato. Smic ha un portafoglio tecnologico diversificato, includendo applicazioni come power management IC’s (Pmic), radiofrequenza (RF), sensori di immagine Cmos (Csi), memorie integrate e Mems principalmente utilizzate nei mercati della comunicazione e dell’elettronica di consumo. Complementarmente, LFoundry e’ soprattutto focalizzata nel settore automobilistico, ma anche nella sicurezza e nel campo industriale, con applicazioni come sensori di immagine Cmos, smart power, touch display driver IC’s (“Tddi”) e memorie integrate. Tale combinazione di tecnologie ampliera’ il portafoglio tecnologico di Smic ed espandera’ le aree di sviluppo futuro. “Il completamento del contratto di acquisizione di LFoundry” dichiara Tzu-Yin Chiu, Ceo e direttore esecutivo di Smic “e’ un passo importante all’interno della nostra strategia globale”.
(Ndr) – Il silenzio assordante nel quale si è svolta, ed è ormai conclusa, questa operazione la dice lunga: zitti i politici (che ora dicono di aver saputo), zitti i sindacati, myta la Regione, muti tutti per non disturbare il manovratore. Ora è fatta. non si disturba più nessuno ed è il tempo della retorica, delle chiacchiere, degli impegni, dei rifori che non servono a nulla. I potenti (cioè quelli che possono tutto e il contrario sono sempre gli stessi: i detentori di capitali e risorse enormi.
La più grande azienda della Marsica da americana divenne non si sa cosa, ora diventa cinese. I lavoratori? Sempre di meno, sempre peggio trattati, sempre foglie al vento.


24 Giugno 2016

Categoria : Economia
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