Anche per latte e olio etichette più complete, attenti consumatori


DOVRA’ ESSERE SCRITTO DA DOVE PROVENGONO –

L’Aquila – I consumatori sono sempre pronti a lamentarsi e a protestare sui prezzi che trovano nei supermercati, e sulla qualità di cià che comperano. Ma pochi sanno cosa chiedere, cosa pretendere e soprattutto come verificare se il prodotto è regolare. Insomma, come sempre, leggere qualcosa alla gente pesa… anche se sono le poche righe di un’etichetta. Gli italiani sono, ricordiamolo, il popolo che si lamenta di più, ma anche il meno informato e il meno capace di far valere i propri diritti. Pensate: solo il 7 per cento dei passeggeri aerei pretende il risarcimento in caso di ritardi o voli cancellati. Eppure, è un diritto e sono bei soldini.
Ma parliamo di cose… più basse. Latte e olio. E’ scritto sui giornali, dovrebbero saperlo tanti. Ma è meglio ripeterlo. Sono in vigore norme che obbligano i produttori a scrivere chiaramente sui prodotti caseari da quale zona proviene il latte adoperato. Abbiamo diritto di sapere, insomma, se il latrte usato è italiano o no.
Stessa musica – dal 1 luglio – per l’olio. Sull’etichetta deve essere scritto da dove proviene. Scrivere “olio mediterraneo” non basta più. Molti, infatti, non vogliono olio nordafricano. Dunque anche quello mediterraneo.
La gente impari a controllare prima di tutto lascadenza, e poi gli altri dati dell’etichetta. E pretenda ciò che è garantito per legge.
Non fidarsi, infine, del marchio del supermercato, solo perché è noto o reclamizzato. Molti centri vendita vanno male, fanno meno affari, e quindi giocano poco lealmente. c’è rischio di brutti scherzi.


10 Luglio 2016

Categoria : Cronaca
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