La giustizia negata che umilia i cittadini marsicani


Nelle cronache marsicane, e anche sul nostro giornale, stride una notizia: il CAM – consorzio acquedotti stico non deve nulla all’Enel. Una controversia che era in piedi da vent’anni. E da altrettanto tempo rimbalzava tra tribunali e studi legali, rinvii e retroscena politici, pretesti e carte bollate a montagne.
Nessun cittadino dotato di normale livello intellettivo può credere che per risolvere una controversia tra una pretesa di soldi e un diniego, una grossolana lite per interesse, occorrano davvero vent’anni. E un mare di spese legali, si presume. Pagate da chi? Non lo sapremo mai. Sappiamo, invece, che si tratta di giustizia negata, di non-giustizia, e quindi di assenza di uno dei poteri dello Stato, Ma anche di uno dei diritti dei cittadini: vivere in un luogo civile, regolare. Esattamente quello che non sono Italia e – in questo caso – Marsica.



26 Novembre 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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