Confartigianato: gli sciacalli siano cacciati via


L’Aquila- Angelo Taffo e Luigi Lombardo, rispettivamente  presidente di Confartigianato d’Abruzzo e Confartigianato dell’Aquila, hanno  scritto una lettera aperta al Presidente ANCE, Paolo Buzzetti, in merito alla vicenda che ha coinvolto Francesco Maria De Vito Piscitelli e Gianfranco Gagliardi. Riportiamo integralmente la missiva nella quale  i due organismi abruzzesi chiedono la tempestiva radiazione dei due imprenditori per l’atteggiamento indignoso  avuto nei confronti del sisma del 6 aprile.
“Illustre Presidente, la Confartigianato Regionale d’Abruzzo e, in particolare, la Confartigianato dell’Aquila, unitamente a tutti i loro iscritti, Le rivolgono un formale preciso e pressante appello affinchè voglia disporre, con provvedimento immediatamente reso pubblico ed inviato agli organi di informazione, la radiazione, per comportamento ignominioso, da codesta associazione di imprenditori, di quei tristi soggetti che, come è stato rivelato da tutta la stampa nazionale ed internazionale, si sono resi colpevoli d’un gravissimo e scellerato comportamento nei confronti della popolazione terremotata de L’Aquila. Ci riferiamo, in particolare, a tali Francesco Maria De Vito Piscitelli e Gianfranco Gagliardi.
Senza entrare nel merito della più ampia vicenda giudiziaria che li vede coinvolti, sia per il rispetto dovuto all’operato della magistratura, sia per non celebrare, come tutti sono usi fare, facili processi in piazza, vogliamo incentrare la nostra attenzione solo su un fatto inequivocabile e non smentibile: l’intercettazione telefonica nel corso della quale i due soggetti de quo si rallegravano tra loro del tremendo sisma e, forse, brindavano alla disgrazia, mentre noi cercavamo, tra le macerie, i cadaveri dei nostri morti, molti dei quali giovani e nel fiore degli anni, e cercavamo di lenire le ferite di oltre 1500 vittime.
Dunque, una intera comunità umana e civile, prostrata fino all’inverosimile, ha costituito il banchetto nuziale di alcune imprese che hanno libato e lucrato su una tragedia che non ha avuto eguali nella nostra penisola negli ultimi 90 anni di storia.Il provvedimento della radiazione costituirebbe una piccola ma simbolica riparazione nei confronti dei parenti di quei quasi 400 morti, di quei 1500 feriti e delle centinaia e centinaia di imprenditori che sono rimasti senza casa, senza lavoro e senza speranze. Noi crediamo che la dignità  dell’uomo, che lo rende dissimile dalle altre creature del regno animale, debba essere sempre salvaguardata, con essa, quindi, anche la dignità  delle associazioni che si compongono di uomini e che da essi traggono la forza e la sostanza per la loro opera. Per chi non ha dignità non vi deve essere posto nella comunità   umana e civile. Cacciateli, dunque, e lasciateli al loro destino di miserabili sciacalli.
Lasciate che regolino la loro coscienza, seppure ne hanno una, con loro stessi, con le loro famiglie e con il loro Dio, se ne hanno uno”.


13 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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