Primarie, percheè chi ne parla non agisce?


Leggerete in cronaca che è stata Giorgia Meloni la sola a presentare una proposta di legge sulle primarie. Proposta da esaminare, forse modificare, forse mettere a punto. Ma proposta. Cioè un atto, un’azione politica.
E’ inspiegabile – sul piano della coerenza . che chi più ne parla, di primarie, cioè PD e Forza Italia, non si sognino neppure di proporre una legge, cioè una regola da rispettare tutti, importata da paesi più democratici del nostro, come USA, Canada, GB, Francia e così via.
La logica non coabita con la politica. Infatti, si spiega bene che nessuno voglia regole. Se ve ne fossero, i soliti noti che scelgono i nomi da propinare ai cittadini (spremendo loro pure due euro) non potrebbero più farlo. Tutto ci ricorda D’Alema. Incazzato nero perché Renzi lo ha rottamato e solo per quello.
Brava, quindi, la piccola Meloni. Se si togliesse quell’accento romanesco, potrebbe pure essere simpatica.

PENSIERINO – Ero su un elicottero dell’AGIP in volo verso una piattaforma petrolifera in Adriatico, a largo di Ortona. La porta era sottile, quasi precaria. Il mare blu e spumoso. Speriamo che non sia inquinato dal petrolio, rimuginavo. Se cadessimo, vorremmo bere almeno acqua naturale. Non cademmo. . Più tardi, ci offrirono ottimo bianco ortonese.



25 Febbraio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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