Il comune di Cortino non accatasta il cimitero


Cortino – Il comune di Cortino, in provincia di Teramo, non accatasta il cimitero e l’Agenzia del Territorio invia una lettera a sette defunti con la quale chiede loro di accatastare il cimitero nel quale riposano. Non è uno scherzo. E’ successo a Padula, una piccola frazione di poche anime del Comune di Cortino. I funzionari dell’Agenzia avranno pensato ad un bel recupero d’imposta quando hanno scoperto che non risultava accatastata una consistente costruzione di circa 1.500 mq immersa nel verde a un chilometro dall’abitato individuata con il sistema del foto-rilevamento. Il complesso comprende una chiesetta, alcune tombe di famiglia e i loculi sistemati su tutto il muro di cinta. Rintracciati gli intestatari delle particelle catastali è partita la lettera di prassi. La normativa di riferimento è quella sulla regolarizzazione degli immobili rurali o comunque non dichiarati al catasto. La missiva, consegnata agli eredi dal postino, informa i ”gentili utenti” che risultano ”intestatari del bene descritto” per il quale ”non è ancora pervenuta nessuna documentazione”. L’Agenzia naturalmente mette in conto di poter sbagliare e invita i destinatari a segnalare all’ufficio eventuali ”elementi di incoerenza” contenuti nell’avviso. Ma qualora l’avviso risulti corretto gli utenti vengono informati che l’ufficio, scaduto il termine utile per regolarizzare la situazione catastale dell’immobile, ”provvederà a predisporre l’atto di aggiornamento catastale in surroga con addebito di oneri e spese a suo carico”. La lettera informa anche gli intestatari che la data ”in cui i funzionari dell’ufficio dovranno accedere agli immobili per acquisire gli elementi istruttori” per l’aggiornamento sarà comunicata con apposita lettera.
La lettera si conclude ricordando le sanzioni previste per il ritardato accatastamento: sono comprese tra un minimo di 258 euro e un massimo di 2.066 euro. Dall’Agenzia del Territorio intanto fanno sapere che la vicenda sarà chiusa appena il Comune provvederà ad accatastare il cimitero. Quella condotta con i rilievi fotografici, spiegano, è un’indagine massiva che serve a individuare immobili non registrati. Nel caso specifico sarà possibile chiarire tutto senza aggravio per gli interessati.


13 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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