Critiche sull’elicottero inadeguato per l’elisuperficie di via Fonte Romana


Pescara – (F.C.). “La Ausl di Pescara sapeva che il nuovo elicottero AW 169 Marche I-KIRA dell’Inair Aviation, un mezzo da 12milioni di euro, non sarebbe mai potuto atterrare sull’elisuperficie di via Fonte Romana per il trasporto d’urgenza dei pazienti gravi in ospedale, in quanto un mezzo troppo pesante rispetto alle capacita’ della struttura. Ma nonostante questo ha ritenuto opportuno aggiudicare comunque il servizio di elisoccorso alla compagnia. E questo pur sapendo di allungare i tempi di assistenza dei pazienti e di rendere inutilizzabile la piattaforma adiacente il Pronto soccorso, salvo dover spendere altri milioni di euro, e non solo 500mila euro, per l’adeguamento della struttura. Praticamente e’ come se un cittadino decidesse di acquistare una Ferrari, ma poi si accorge di non avere neanche la patente per guidare una Cinquecento. Sono paradossali le affermazioni arrivate oggi dalla Ausl di Pescara in risposta al ‘caso’ dell’elisuperficie dell’ospedale, affermazioni che non sono ‘normali’ e che richiedono un approfondimento a 360 gradi”. A dirlo e’ Armando Foschi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale, che due giorni fa ha sollevato la problematica. “La replica della Asl rappresenta un’offesa all’intelligenza dei cittadini – ha commentato il coordinatore Foschi -. Due giorni fa abbiamo denunciato che dallo scorso 11 marzo l’elisuperficie di via Fonte Romana, costruita per dotare l’ospedale civile di Pescara di un servizio efficiente di elisoccorso, e’ diventata inutilizzabile perche’, con il nuovo appalto effettuato da Asl e Regione Abruzzo per la riaggiudicazione del servizio, lo stesso e’ stato assegnato alla Inair Aviation che pero’ aveva candidato e ha effettivamente fornito un elicottero troppo pesante rispetto alle capacita’ di sostegno del silos, ovvero un AW 169 Marche I-KIRA, al posto del vecchio A/109 Airclass Marche I-ETIC, andato in pensione. Il peso massimo al decollo dell’AW 169 e’ infatti di 4,5 tonnellate e l’elisuperficie del nosocomio pescarese e’ omologata solo per 3,5 tonnellate, quindi e’ chiaro che l’elicottero non puo’ atterrare sul silos di via Fonte Romana. Tradotto, dall’11 marzo scorso, ovvero da quando l’AW 169 ha preso servizio, i feriti gravi trasportati in elicottero non arrivano piu’ direttamente in ospedale ma devono essere portati all’aeroporto di Pescara, in via Tiburtina-San Giovanni Teatino, dove vengono caricati su un’autoambulanza per arrivare nel nosocomio, impiegando almeno 15 minuti in mezzo al traffico cittadino”. “Questo significa – ha oservato l’esponente politico – vanificare il concetto stesso di ‘velocita’ di soccorso’ e ci siamo chiesti come sia stato possibile, da parte della Asl, commettere un simile errore, visto che nel capitolato era scritto in modo chiaro che le aziende che si candidavano al servizio avrebbero dovuto eseguire sopralluoghi per verificare le condizioni dell’elisuperficie che comunque la Asl avrebbe dovuto mettere a disposizione nel pieno della sua agibilita’. A nostro giudizio era chiaro che, da una parte o dall’altra, c’era stata una clamorosa defaillance. Oggi scopriamo pero’ che la situazione e’ ben peggiore: la Asl, a suo dire, avrebbe infatti commesso un ‘errore consapevole’”. Secondo Foschi “Chi ha firmato l’assegnazione dell’appalto sapeva che l’elisuperficie di via Fonte Romana non avrebbe mai potuto sostenere il peso del nuovo elicottero, ma ha scelto comunque quel mezzo, pensando che poi, non si sa quando ne’ perche’, si spenderanno altri soldi per adeguare il silos e renderlo capace di assorbire il peso del mezzo. Un’affermazione che e’ assurda e fuori da ogni logica amministrativa, meritevole di essere sottoposta ad altri Organismi di valutazione e controllo. Altra sciocchezza e’ pensare che basteranno appena 500mila euro per adeguare il silos: abbiamo effettuato un sopralluogo all’interno della struttura – ha proseguito il coordinatore – e abbiamo trovato un edificio in completa fatiscenza. E’ ben evidente che l’adeguamento della piattaforma e il consolidamento e risanamento strutturale del silos costera’ ben piu’ di 500mila euro, somma che ancora non sappiamo chi dovra’ investire vista la contesa giudiziaria aperta tra Comune e Ausl sulla proprieta’ del manufatto. Riteniamo che tale vicenda meriti un ulteriore approfondimento – ha aggiunto Foschi – e nel frattempo, in vista della progettazione dei lavori, chiediamo di adeguare l’elisuperficie in modo tale da poter sopportare il peso di 6 tonnellate, una circostanza che consentirebbe di affidare il servizio di elisoccorso ai Vigili del Fuoco di Pescara, gia’ dotati di personale addestrato e di due elicotteri AB412 dal peso massimo al decollo di 5,4 tonnellate. Tale affidamento – ha infine evidenziato il coordinatore – consentirebbe un risparmio immediato rispetto alla gestione esterna del servizio, avvalendoci dell’esperienza di un Corpo gia’ addetto al soccorso e facente capo allo Stato”.


06 Aprile 2017

Categoria : Politica
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