Nuova struttura Commissario per ricostruzione


L’Aquila – Si è svolta nel pomeriggio di oggi presso la caserma della Guardia di Finanza di Coppito il primo incontro ufficiale tra i sindaci del cratere e il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi.
Affiancato dal suo vice, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, Chiodi ha illustrato la nuova organizzazione commissiarale incaricata dal governo di seguire la seconda fase dell’emergenza. La struttura sarà in piedi fino al 31 dicembre 2010, come previsto dal decreto, ma non è escluso, ha detto Il Presidente della Regione, che possa vedersi prorogato il mandato.
A capo della struttura è il Commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi insieme con il Vice Commissario Massimo Cialente. Sotto il commissario operano cinque organi: la Struttura per la Gestione dell’ Emergenza (SGE) con a capo l’ing. Carlo Visca, una Commissione Tecnico Scientifica composta da cinque esperti ancora da nominare, la Struttura Tecnica di Missione, il Provveditorato alle Opere Pubbliche che è soggetto attuatore per la ricostruzione pubblica con a capo l’ing. Giovanni Guglielmi, e infine una Struttura di Coordinamento Esterno con gli enti locali (comuni) e altri attori sociali e istituzionali (es. Università). La Protezione Civile resta competente per C.A.S.E., M.A.P. e M.U.S.P., nonché, nella persona di De Berardinis, il vice di Bertolaso, di sostanziale supporto all’apparato commissariale. L’assistenza alla popolazione è demandata al vice commissario e ne sarà a capo la dott.ssa Paola Giuliani.
La Struttura per la Gestione dell’Emergenza e la Struttura Tecnica di Missione sono senza dubbio i due organi più importanti, insieme con le Opere Pubbliche naturalmente.
La Struttura per la Gestione dell’ Emergenza (SGE) sostituisce nella pratica la DICOMAC della Protezione Civile che fino a qui ha gestito l’emergenza e con la quale tutti i terremotati hanno avuto a che fare. Sono principalmente cinque le sue funzioni: tecnica, gestione della logistica e del volontariato, contabile, comunicazione. Sarà affiancata da specifici “Tavoli di coordinamento” su argomenti particolarmente complessi. Ci sarà ad esempio un tavolo per lo smaltimento delle macerie e uno per trasporti e viabilità, ma anche un tavolo per l’assistenza alla popolazione e uno per la comunicazione, essendo fondamentale, come ha detto Chiodi, la trasparenza e l’informazione.
La Struttura Tecnica di Missione “coaudiova” il Commissario e opera “a garanzia di trasparenza”, ha il compito di “ricognizione, programmazione e pianificazione delle risorse finanziarie”. Sarà composta, come dice il decreto, da “non più di trenta” persone di cui massimo 15 provenienti da altri incarichi. Per gli altri quindici sarà emanato un avviso di selezione entro breve. Dovranno essere laureati e non avere più di 40 anni. “Ci interessa selezionare i migliori”, ha detto Chiodi. A capo della Struttura è stato chiamato l’architetto Gaetano Fontana, già al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e poi all’ANCE. Una garanzia, secondo il neo Commissario. Tra i compiti principali c’è il “monitoraggio, la tracciabilità e la trasparenza degli interventi”. Una sorta di grande supervisore e controllore, insomma. Non molto nascosti ci sono dietro i paletti del Ministero dell’Economia, che non a caso dirà la sua nella selezione dei componenti.
A proposito di trasparenza, Chiodi ha tenuto a evidenziarne la necessità. Visto i tempi che corrono il Commissario ha speso qualche parola sui cinici che, dice, “ci saranno sempre”. Lo vuole dire subito ai “suoi” sindaci: “Io non incontro e non intendo incontrare imprenditori e professionisti e vi invito a fare altrettanto”. Non è sbagliato a priori farlo, ma “se poi finite nel tritacarne… Un’ intercettazione può far saltare tutto. Dobbiamo stare veramente attenti. Io mi devo chiudere in un bunker, e questo vale anche per il sindaco dell’Aquila”.
I sindaci avrano compiti “gravosissimi”, ha detto Chiodi parlando, lo ha sottolineato, “in veste di Commissario del governo centrale”. La struttura commissariale li aiuterà, ma “saranno i sindaci i veri protagonisti della ricostruzione”. E i sindaci già chiedono risposte ai loro molteplici problemi quotidiani: c’è chi chiede risorse economiche, chi come fare la rendicontazione, chi le proroghe per le E, e così via fino alla conclusione dell’assemblea. I dettagli di ogni problematica saranno affrontati insieme nelle dovute sedi, c’è anche l’assicurazione di De Berardinis: “venite da me per qualsiasi cosa”. I sindaci sono stati invitati a lavorare a stretto contatto con la nuova struttura commissariale, Chiodi offre massima apertura anche a eventuali proposte per migliorarla.
La nuova struttura è così una certezza, ma per stessa ammissione del Commissario, “non abbiamo ancora certezza invece per quel che riguarda la problematica dei beni culturali”. E non è una cosa da poco per un centro storico come quello dell’Aquila.


15 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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