Cristo, quanta pazienza hai…


In Francia non possono esserci simboli religiosi negli edifici pubblici. Punto e basta. E’ da sempre così, perché la legge è chiara. Chi li vuole può trovarli nei luoghi di preghiera o altrove, o tenerli in casa.
In Italia, dove da sempre valgono ipocrisia e ingerenza della Chiesa, accadono storie pietose come quella aquilana: prima cacciano il Cristo, poi lo richiamano. Lui, che da millenni di pazienza ne ha avuta tanta, certo del Comune dell’Aquila e dei suoi nuovi difensori, se ne infischia. Altrimenti avrebbe dovuto, da quando c’erano quelli di prima, sbatterli fuori come fece con i mercanti del Tempio. Troppo buono, Gesù. Ma se dovessi ripensarci, accomodati pure, alla prima che combineranno. E state tranquilli che accadrà.

PENSIERINO – Una volta l’estate infliggeva una decina di giorni di caldo, almeno in montagna, e poi si attenuava. Ora è un incubo: o troppo caldo e troppo a lungo, o disastri e grandinate. Qualcuno si è accorto che siamo alla frutta?



15 Luglio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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