Pizzoi, amore di 3.500 anni fa


Non aveva luminosi occhi azzurri o verdi, come tante donne della valle dell’Aterno oggi, dopo le scorrerie licenziose di Normanni e Longobardi. La fanciulla di Pizzoli li aveva forse scuri o neri, quando la morte precoce glieli chiuse più p meno 3.500 anni fa. Lo dice la sepoltura tornata alla luce per caso a Pizzoli, datata tra età del bronzo ed età del ferro. più o meno, dunque, 35 secoli fa.
L’amore dei suoi cari per la fanciulla morta a 14 o 15 anni – che dovrebbe diventare il simbolo dell’area aternina, grande attrazione culturale e turistica, dura a un baratro di secoli e si è riacceso adesso. L’esile corpo adagiato nel sepolcro, con accanto piccoli oggetti di coccio, monili, collanine e fibule di bronzo. minuti gioielli di giada. Piccoli commoventi segni di un amore che la morte frantumò. Piccoli tentativi i di superare l’eternità e il silenzio della scomparsa. Oggi un momento di luce è tornato a sfiorare la fanciulla. L’amore per lei continua.

PENSIERINO - Scontri tra bellicosi Marsi. Verrecchia chiede a Carusi di estromettere dalla Provincia – oggi in mano marsa – l’ex sindaco di Avezzano, Di Pangrazio Solo pochi anni fa, Verrecchia era con Di Pangrazio ai vertici della Provincia. Amici e sodali, oggi non più. Sic transit gloria mundi. Ma siamo certi che sia gloria?



04 Agosto 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.