Sisma di 11 mesi fa, Campotosto dimenticato


TERAMO – - Teramo Vivi Città ci invia la seguente dsocumentazione e le immagfini: “Alle testate giornalistiche di Teramo e provincia.

Cordiale Direttore,

mi rivolgo a Lei nella speranza di poter dare voce ad una cittadina, Laura Pierannunzio, che mi ha inviato presso Teramo Vivi Città una profonda riflessione in merito alle condizioni di abbandono in cui versa il comune di Campotosto.

Nella speranza di poter sensibilizzare l’opinione pubblica anche tramite la sua testata giornalistica, Le invio il testo integrale della lettera.
Buon lavoro, Marcello Olivieri.

Ciao Marcello , ti giro le foto da me scattate esattamente a 6 mesi dal sisma Montereale, Campotosto .

Cosa dire ? Non lo so, scrivo con le lacrime agli occhi davanti a tanta distruzione e desolazione.

Un paese cancellato, quello che un tempo era ritrovo di motociclisti, turisti , vacanzieri, è ridotto ad un cumulo di macerie.

Il silenzio la fa da padrone, paradossalmente nemmeno gli uccellini cantano, è surreale, il tempo pare si sia fermato.

Il terremoto in alleanza con l’emergenza neve ha portato via tutto, lasciando un vuoto enorme nelle case sventrate e nei cuori di chi li è nato e che ora non ha più nulla..

Mi addentro nella Zona Rossa, cammino tra macerie e case pericolanti, nessuno che mi blocca.

Le istituzioni sono andate via da mesi , così le squadre di soccorso, portando via quel minimo di normalità che hanno donato per qualche settimana.

Non hanno lasciato nulla, nemmeno il tendone dove ci sia riuniva per ascoltare la messa e che per un’ora riusciva a radunare quei pochi rimasti.

Ora solo una spoglia croce di legno davanti a quelle pietre che un tempo erano la Chiesa del paese, è rimasto in piedi solo il campanile ( messo in sicurezza col terremoto del 2009), lui ha retto come quello di Amatrice e de l’Aquila, quasi in una macabra ricorrenza.

Non c’è un anima in giro, ho il cuore in gola.

Una signora che porta avanti un piccolo alimentari in un container, commossa mi ha raccontato la sua testimonianza, poi un gatto, qualche scritta sui muri, e il monumento ai caduti intatto con una bandiera italiana che sventola fiera in rappresentanza di un paese che tanto fiero di se non dovrebbe essere. Questo resta del Comune di Campotosto.

Un saluto da Laura Pierannunzio.


04 Agosto 2017

Categoria : Attualità
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