Da aeroporto con le ragnatele a scalo della protezione civile abruzzese


L’Aquila – Da aeroporto dei Parchi (che stanno bruciando insieme con una buona metà dell’Abruzzo cosiddetto verde) a qualcosa di utile per la collettività. Questo dovrebbe essere l’utilizzo dell’inutile scalo aereo aquilano, se in Abruzzo esistessero una politica e un senno. Ambedue assenti da decenni, e la storia dell’aeroporto aquilano ne è una delle prove innegabili.
Per decenni L’Aquila lo ha avuto ed ha funzionato grazie a Corrado Ruggeri. E’ storia e non si può negare.
Le varie amministrazioni locali e provinciali erano talmente cretine, da non realizzare neppure una strada di accesso. Ci si arrivava tra sterpi e sterrate, cacche di capra e rovi. Amministratori ciechi e tonti non ritemevano necessaria neppure una strada decente.
Ma l’aeroporto c’era e c’era il volo a vela, con tante altre cose.
Negli anni – senza annoiare abbreviamo – Ruggeri se ne andò, e l’aeroporto cadde in mano a spettri e fantasmi, alcuni dei quali sognarono persino un grottesco volo di linea per Milano, partito una sola volta con sei passeggeri. Un altro volo per Cagliari non potè rientrare e atterrò altrove. Roba da sotrterrarsi per la vergogna.
Da allora lo scalo è appiglio per ragnatele. Inutile, abbandonato, dopo i fasti finti del famoso G8 del 2009, che però almeno servì ad una rete viaria decente. Che ora c’è.
In questi giorni assistiamo a scene grottesche con i Canadair che arrivano da Genova o dalla Francia. Stellari i costi, possiamo solo immaginare. E’ grottesco, del resto, che una regione sismica e con una serie di riserve e parchi naturali non disponga di uno scalo per la protezione civile e la lotta ai roghi con mezzi sul posto. Già, dimentichiamo che la politica cerebrolesa del passato dislocò gli elicotteri della forestale e dei vigili del fuoco… a Pescara. Non tra i boschi, ma in riva al mare. Se parliamo di Abruzzo idiota, forse non abbiamo torto.
Da anni qualcuno – Giorgio De Matteis – spinge per fare di quello aquilano, peraltro vicino al bacino idrico di Campotosto, dettaglio non secondario, il naturale , logico ed economico scalo regionale della protezione civile. Se esistesse un’intelligenza politica, gli avrebbero dato ascolto e oggi avremmo un Canadair pronto e disponibile a Preturo. De Matteis è di segno politico inviso al PD, e ad altri esponenti … sinistri, che si appropriano della proposta e dicono di sostenerla.
Naturalmente tutto forse avverrà quando mezzo Abruzzo sarà incenerito e i parchi smozzicati dal fuoco, così ci vorranno tanti bei soldini per rifarli. Con tante medagliette per gli scopritori dell’acqua calda.
Ma, a parte queste meschinerie politiche, tutto andrà bene, se si farà qualcosa.
A ricordare la verità, stiano tutti tranquilli, ci saremo noi.
Tanto, , non ci possono chiudere: noi siamo nostri.


30 Agosto 2017

Categoria : Attualità
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