Le dirette per la difesa di stato di Bertolaso


L’Aquila – Chi nella giornata di ieri ha dato uno sguardo alle varie reti televisive nazionali avrà certamente notato la presenza costante, dalla mattina alle sera, del dott. Bertolaso. Lo stesso, fra una passeggiata  nelle strade calabre e un colloquio con le autorità locali viene sistematicamente avvolto fra gruppi di soggetti in uniforme delle varie forze armate italiane che lo osservano mentre lui, in diretta e non, cerca di sostenere la sua completa estraneità dal sistema gelatinoso che ha coinvolto altri suoi colleghi. La cronaca del fatto non vuole evidenziare il tentativo di difesa del sottosegretario ma la presenza sistematica di 30 o più soggetti in uniforme che per ore hanno fatto da sfondo alle dirette della Rai e di Mediaset. Ci domandiamo, ma questi signori, in una situazione di emergenza come quella della Calabria, non avevano altro da fare se non farsi riprendere dalle telecamere e dare quell’atmosfera di istituzionalità alle difese di Bertolaso? Ma questo lavoro di sfondo in alta uniforme viene svolto fuori servizio o in servizio a spese della collettività? Siamo sicuri che le forze armate siano coivolte loro malgrado nella spettacolarizzazione di una nuova emergenza: l’emergenza della difesa Bertolaso. Per dovere di cronaca diciamo che altri indagati non hanno e non avranno lo stesso trattamento.


23 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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