Le musiche di Paolo Conte nel concerto del Trio Debussy & Friends


Pescara – Venerdì 16 febbraio 2018, il Trio Debussy & Friends suonerà al Teatro Massimo di Pescara per la Stagione dei Concerti della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”. “Paolo Conte Chamber Music – Confusion mental fin de siècle” è il titolo del concerto che l’ensemble dedica alle composizioni strumentali e al mondo musicale del celebre cantautore, pianista e compositore. La formazione è composta da Antonio Valentino al pianoforte, Piergiorgio Rosso al violino e Francesca Gosio al violoncello: con loro saranno sul palco Massimo Pitzianti al bandoneon, alla fisarmonica e al clarinetto, Riccardo Balbinutti alle percussioni, Jino Touche al contrabbasso. Il programma del concerto, oltre ai brani composti da Paolo Conte, prevede l’Hommage a Paolo Conte di Massimo Pitzianti e il Trio in Re min. op 120 di Gabriel Faurè.

Il concerto si svolgerà al Teatro Massimo di Pescara, con inizio alle ore 21. Il biglietto di ingresso costa 20€ (ridotto a 15€ per i soci della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”) e si può acquistare sui circuiti online e a Pescara, presso la sede di Via Liguria.

Il concerto è realizzato nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica.

Il più grande e noto cantautore italiano scrive musica strumentale per il Trio Debussy, l’ensemble musicale più longevo di Italia. Il progetto, nato nel 2009 in occasione del ventennale della formazione, con il titolo “Confusion mentale fin de siècle”, in questi anni si è ulteriormente sviluppato grazie alla vena creativa di Paolo Conte, che ha scritto per l’ensemble dieci brani originali.

«Un pò con la scusa che la letteratura per trio è limitata – afferma Paolo Conte – un pò perché i miei musicisti mi vogliono bene, un pò per la mia incoscienza, mi trovo ad essere l’autore del secondo tempo del concerto del Trio Debussy che festeggia il ventennale della sua fondazione. Questo trio, onore e vanto di Torino è tutto sensibilità e seduzione interpretativa, risultato di una sbalorditiva tecnica strumentale e di una esemplare unione umana e culturale. Belli da sentire, belli da vedere, belli da conoscere. L’averli incontrati e l’essere diventato loro amico sono per me privilegi impagabili.»


12 Febbraio 2018

Categoria : Cultura
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