“Voci di dentro”: presidente Odg ‘battezza’ il nuovo numero


Chieti – Carcere e scuola, studenti e detenuti per realizzare un progetto di qualita’. E’ quello che emerge sfogliando l’ultimo numero della rivista “Voci di dentro/Anemos Metaboles”, frutto del laboratorio di scrittura nella sede della Onlus. Un numero realizzato in collaborazione con i laboratori di Voci di dentro nelle Case Circondariale di Chieti e Pescara assieme alla redazione di Anemos Metaboles, il giornale del liceo classico G.B. Vico di Chieti, e reso possibile grazie al contributo dell’azienda Lazzaroni.
Questa mattina la presentazione nell’aula Carpineto del liceo teatino, alla presenza del presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta; della dottoressa Cinzia Turli, responsabile Risorse umane Lazzaroni; dell’educatrice della casa circondariale di Pescara Angela Dipersia, della dirigente scolastica del “Vico” Paola Di Renzo; della professoressa Silvia Elena Di Donato, coordinatrice del progetto scolastico; del direttore della rivista Voci di dentro Francesco Lo Piccolo. Emozionati e soddisfatti in aula alcuni detenuti della casa circondariale di Pescara che hanno preso parte al laboratorio di scrittura e gli studenti del liceo coinvolti nel progetto di alternanza scuola lavoro. A loro il presidente dell’Ordine dei giornalisti Stefano Pallotta ha rivolto parole piene di stima e compiacimento. Ricordando poi come “Francesco Lo Piccolo, nel suo lavoro nel sociale e nella direzione della rivista, mantenga fede al ruolo del giornalista che non sta dalla parte del potere, ma al contrario e’ di pungolo dalla parte dei soggetti deboli e ai quali da’ loro voce”, ha aggiunto: “Questo e’ buon giornalismo volto alla formazione di una opinione pubblica consapevole. Rimango piacevolmente impressionato dalla qualita’ di questa rivista. C’e’ un articolo scritto due giorni dopo le elezioni, l’ha scritto un detenuto in semiliberta’, ma se avessi letto questo fondo sul Corriere della Sera non avrei avuto niente da eccepire dal punto di vista dell’analisi politica che in un certo senso ha prefigurato il dibattito politico in atto in questi giorni. Queste persone hanno una capacita’ di analisi culturale che assolutamente va premiata”. Trentasei pagine, a colori, carta patinata, nel nuovo numero sono affrontati temi come il femminicidio, il pregiudizio, le elezioni del 4 marzo, la scomparsa di idee di pace e di solidarieta’, la violenza contro chi e’ diverso. Nella parte centrale quattro pagine sono dedicate al teatro, a “Quando si spengono le luci”, lavoro teatrale messo in scena nel carcere di Pescara. Chiude la rivista la sezione scritti corsari: vi sono raccolti, come frammenti, sensazioni, poesie.


28 Marzo 2018

Categoria : Attualità
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