Gran Sasso, Biondi: “Ai tribuni del web rispondo con i fatti”


L’Aquila – “Sin dal giorno dopo il mio insediamento il Gran Sasso e il suo sviluppo sono stati al centro del quotidiano impegno, politico e amministrativo, di questo Comune. A chi lancia accuse di immobilismo rispondo che si è fatto il massimo possibile, nonostante chi, dal pulpito social-virtuale, lancia proclami e, in alcuni casi, mi sembra remi contro il rilancio della montagna aquilana”. Ad affermarlo è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Non è colpa di questa amministrazione o del sottoscritto se si è lasciato, in maniera colpevole, che la seggiovia Fontari fosse ancora in piedi nell’anno in cui arrivava a fine vita, termine fissato a dicembre 2017 – spiega Biondi – Così come tutti hanno potuto constatare che i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di risalita sono stati consegnati in tempi record e si sono svolti in condizioni estreme, ma il maltempo ha impedito che per giorni non si potesse intervenire e, purtroppo, la consegna dell’opera è slittata, così come l’apertura della stagione sciistica”.
“Nel frattempo – aggiunge il sindaco – non siamo rimasti con le mani in mano. Abbiamo accelerato per terminare i lavori dell’ostello, al palo da mesi, ed è stato affidato a giovani imprenditori vogliosi di investire su se stessi e la montagna, riattivato gli impianti termici, ripulito la zona bar a ridosso dell’hotel ed i servizi igienici che versavano in condizioni da terzo mondo, dato rinnovato slancio al progetto di restauro dell’albergo e per i sottoservizi, lavorando a stretto contatto con il Provveditorato alle Opere pubbliche e attivato un infopoint alla Fontana Luminosa dove è possibile chiedere informazioni e acquistare skipass”. “A queste attività – sottolinea il primo cittadino – ne sono seguite anche altre di natura più politica, come quella messa in campo per facilitare i rapporti tra Ente Parco e Centro turistico Gran Sasso per ricucire rapporti interrotti da tempo e sbloccare l’iter dei lavori per le nuove Fontari, rimodulando i fondi della delibera Cipe 135, finalizzati alla realizzazione di un progetto da 150mila euro, organico e fattibile, per lo sviluppo del Gran Sasso”.
”Questi sono i fatti, incontestabili anche da chi oggi parla senza chiarire se lo fa a titolo di operatore della montagna o di attivista. Se duemila persone ieri sono salite in quota non è stato per caso: è il frutto di un’attività intensa e incessante attività programmatoria che ha visto impegnati funzionari, tecnici e dirigenti di questo Ente che non si sono risparmiati neanche di fronte alle difficoltà riscontrate in questi mesi. Arriverà il tempo perché tutto ciò che è necessario per rendere la montagna fruibile e ancor più attrattiva venga fatto, ma non è da articoli giornalistici dai titoli sensazionalistici o messaggi in codice sui social network che mi faccio dettare l’agenda politica”.


26 Aprile 2018

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.