Cretarola su sistuazione Call Center


L’Aquila – Scrive Venanzio Cretarola
presidente Associazione LAVORIAMO PER L’AQUILA -
La Fistel Cisl, dopo tanto, batte un colpo.

Il 21 giugno scorso ha tenuto a L’Aquila un convegno (purtroppo con la partecipazione di pochissimi lavoratori) con il suo Segretario nazionale di categoria, il vice Presidente della Regione Lolli e il Presidente di Assocontact Sarzana, una delle due associazioni imprenditoriali del settore
Per noi qualunque iniziativa in cui si parla dei problemi dei Call Center è positiva. Per due anni le uniche iniziative le ha promosse solo l’associazione “Lavoriamo per L’Aquila”.
Ma questo è l’unico dato positivo. Per quanto riguarda i contenuti …
E’ triste ascoltare CISL e Vice Presidente della Regione proporre solo oggi ciò che noi proponiamo invano da anni, sulle quali nessuno però ha fatto nulla ( utilizzo dei fondi per lo sviluppo del cratere sismico privilegiando le nuove assunzioni e azioni sinergiche fra le aziende del settore su impulso e finanziamento della Regione).
Da anni proponiamo di istituire una Rete per la creazione di un Polo avanzato dei Call Center aquilani sostenuto con i finanziamenti gestiti dalla Regione, per prevenire le crisi occupazionali, ma da un anno attendiamo invano la riconvocazione del Tavolo di settore.
Lolli nel suo intervento ha attribuito ai sindacati confederali il merito di aver garantito la clausola sociale anche ai subappalti. Lui per primo sa che siamo stati lasciati soli a chiederlo con forza all’INPS, mentre tutti (ma proprio tutti) ci davano torto. Ci abbiamo dovuto pensare da soli, ma ci siamo riusciti.
E cosa pensare delle seguenti parole del segretario nazionale CISL Telecomunicazioni Vito Vitale: “Non puntiamo sui Call Center! Quando nasce o cresce un Call Center l’economia del territorio va verso il basso, non verso l’alto. Se questo territorio continua a dare le sue speranze ai Call Center io non so quale sarà il futuro di questa società dell’Aquila”, senza però spendere una sola parola sulle alternative possibili? E allora?
Ma a L’Aquila ci sono Call Center qualificati che lavorano per Enti pubblici e grandi aziende a partecipazione pubblica: mantenerli e svilupparli garantiscono una valida prospettiva di sviluppo futuro. Vedete all’orizzonte investimenti in arrivo a L’Aquila in grado di portare centinaia di posti di lavoro?
Poi ci sono stati interventi del presidente Assocontact e dei dirigenti aziendali dei Call Center della provincia. Nessuno fra i pochissimi lavoratori presenti ha preso la parola.
Applausi, sipario … arrivederci forse all’anno prossimo?
Dovremo ancora fare tutto da soli?
Ora finalmente c’è un nuovo Governo e un nuovo Ministro del Lavoro e dello Sviluppo.
Ricominciamo da qui.


23 Giugno 2018

Categoria : Attualità
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