Regione, sì a misure conservazione


Pescasseroli – La Regione Abruzzo – fa sapere il Parco d’Abruzzo – ha approvato le misure di conservazione del Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) IT 7110205 “Parco Nazionale d’Abruzzo”.
Si tratta del SIC più grande della Regione Abruzzo, esteso 58.880 ettari, per il 50% ricompreso nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e interessa 20 comuni: Alfedena, Balsorano, Barrea, Bisegna, Civita D’Antino, Civitella Alfedena, Collelongo, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Opi, Ortucchio, Pescasseroli, Rocca Pia, San Vincenzo Valle Roveto, Scanno, Scontrone, Trasacco, Villalago, Villavallelonga, Villetta Barrea.
Il SIC Parco Nazionale d’Abruzzo ha un’importanza cruciale per la conservazione di habitat e specie anche perché insiste su gran parte dell’area di protezione esterna del Parco e ricomprende territori come Monte Greco, meritevoli di maggior tutela, oltre ad essere fondamentali per l’espansione di una specie unica come l’orso bruno marsicano.
Nel territorio del SIC, grazie soprattutto agli ambienti forestali di elevata qualità, vivono, accanto alle specie più note e simboliche (Orso, Lupo, Camoscio, Aquila), migliaia di specie: pesci e crostacei di acqua dolce, anfibi, rettili, uccelli, chirotteri e insetti.
Con le misure di conservazione vengono definiti obiettivi di conservazione, divieti, obblighi e indicazioni gestionali per fare in modo che habitat e specie vengano conservate e accresciute, così come è indicato negli obiettivi della direttiva europea.
Le misure di conservazione sito-specifiche integrano le misure generali di conservazione approvate dalla Regione nel dicembre 2016 e costituiscono un passaggio essenziale per la trasformazione dei SIC in Zone Speciali di Conservazione. La mancata designazione delle ZSC ha portato la Commissione europea ad aprire una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia in quanto la direttiva Europea prevede che entro 6 anni dalla definizione dei SIC bisogna procedere alla loro trasformazione in ZSC.
Il consiglio direttivo del Parco, che è anche Ente gestore del SIC, che per il 50% ricompreso nel territorio dell’area protetta, ha approvato le misure di conservazione nella seduta del 9 dicembre 2017 al termine di un percorso di elaborazione e concertazione, avvenuto d’intesa con l’Ufficio Parchi della Regione Abruzzo.


17 Luglio 2018

Categoria : Attualità
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