Ovidio si fa una risata


Il grande pota sulmonese Ovidio Nasone ebbe a che fare con il peggio della politica, quella crudele e forte dello stato romano, che lo esiliò. Duemila anni dopo ha a che fare con il peggio della politica dei ostri tempi: nessuna forza, nessun profilo alto, solo atti e fatti pietosi e ridicoli. E’ probabile che il poeta, accorgendosi che metamorfosi non ci sono state negli ultimi venti secoli, si stia scompisciando dalle risate.
Non c’è altro da fare apprendendo che la strombazzatissima legge – voluta dalle superdonne senatrici – per risorse al Bimillenario ovidiano (pare 700.000 euro) sia finita in pezzi. Inutile, i soldi non sono mai arrivati. Dove siano nessun lo sa, se ci siano neppure . E’ una pietosa storiella all’italiana, che fa pena anche se è meglio riderci su come speriamo faccia Ovidio. Italia, paese della cultura. Non va bene il dolce e languido Ovidio, ci vorrebbe uno dei poeti della sconcia commedia romana, piena di frizzi, lazzi, parolacce.

PENSIERINO – Liris, vice sindaco aquilano, annuncia per la seconda volta il parco della memoria dedicato alle vittime del terremoto. Che amministrazioni civili e provviste di umanità avrebbero realizzato già da molti anni. Ma Liris non dice quando cominciano i lavori e quando finiscono. Chi sa quanti altri annunci occorreranno per saperlo.



20 Luglio 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.