Terremoto Molisano-Vastese, ora comincia il calvario tra sciame verifiche e ansia


(Foto: così Il Mattino di Napoli ha ritratto l’esodo dal Molise dopo le s scosse) – -Buona parte dell’Abruzzo sa bene cosa segue un terremoto con scosse forti, oltre il 5 Richter. Ansia, sciame sismico che dura mesi, estenuanti controlli sugli edifici nei quali nei paesi abitano quasi tutti vecchi o malati spesso soli,, e sulle strade, ponte per ponte, specie dove sono bacini e dighe. Poi rilievo dei danni, edifici da dichiarare inagibili, sostegno a chi ne ha bisogno, prostrazioni psicologiche che spesso diventano vere e proprie malattie. Molti giovani nel basso Molise ma soprattutto nel Vastese non hanno mai avuto esperienze sismiche: ora provano sgomento e paura.
Le storie del terremoto sono sempre drammatiche: un incubo che schiaccia, imprevedibile, improvviso spesso infido e crudele quando proprio non te lo aspetti. E una paura ancestrale, profonda, incontrollabile.
Anche oggi le scosse continuano, una fino a 2,9 ml fino a mezzogiorno. Gli epicentri sono diversi, oltre al primo a Montecilfone. Ora c’è Guglionesi che preoccupa. Gli ipocentri sono sempre a circa 9 km. Forse sono nuove faglie, che scorrono da est a ovest, trascorrenti secondo i sismologi INGV: significa che le due facce della faglia scorrono l’una sull’altra.
Nessuno fa previsioni, ma è da ritenere probabile che vi saranno molte scosse di sciame forse per mesi, e forse anche scosse rilevanti. E’ sempre stato così.
In Abruzzo vi sono dei problemi nel Vastese, l’area a confine con il basso Molise che il terremoto lo ha beccato tutto e continua a beccarlo. Controlli, danni, verifiche e richieste di verifiche a centinaia. L’Antico centro di Vasto, il borgo marinaro in mattoni, dovrà essere controllato attentamente. Come sta avvenendo a Termoli, anche lì nel borgo marinaro storico.
Circolano voci che ricordano l’antica favola di Histonium, millenario abitato nelle radici di Vasto, sprofondato in mare Adriatico tra leggende e racconti. Tante chiacchiere, tanti annunci di ricerche e studi, ma nessuno ha mai provato la presenza di resti edilizi nel mare. Provatissime, invece, le storiche frane di Vasto, l’ultima neri giardini di Palazzo d’Avalos. Certo il terremoto non giova alle frane. Chi sa se qualcuno si è posto il problema.
Non certo la protezione civile regionale, che finora non ha detto o una parola sui terremoti molisani-abruzzesi. Forse meditano, si spera che stiano pensando prima di parlare.


18 Agosto 2018

Categoria : Attualità
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