Cagnano e Campo Felice, miniere dimenticate


L’Aquila – (Foto: Tracce di iniziative minerarie a Campo Felice) - E’ una buona idea salvare le miniere della Maiella per farne un geoparco, da offrire ad un turismo non banale e davvero di contenuto storico. Certo, tra il dire di oggi e il fare di domani chi sa quanto passerà: ma il valore dell’iniziativa resta tutto.
Le miniere della provincia di Pescara non sono tuttavia le uniche in Abruzzo. Ne esistono almeno due – di tipo diverso – nell’Aquilano: le miniere scomparse da decenni di lignite a Cagnano Amiterno e quelle di bauxite, per la produzione dell’alluminio, a Campo Felice.
La lignite venne estratta per diversi anni nel cuore di Cagnano, tra San Cosimo e Fossatillo. Un’imprtesa milanese che molti ricordano sfruttava terreni privati e aveva impiantato anche un villaggio di baracche. C’era lavoro per molti. Prima degli anni Sessanta le miniere furono abbandonate. Nella zona si formò anche un laghetto. Occuparsene oggi potrebbe essere interessante dal punto di vista storico e dell’archeologia industriale. Ma nessuno lo ha mai fatto, e oggi la Regione forse ignora del tutto la vicenda.
Ben più importanti e durature furono le miniere di bauxite a Campo Felice. Anch’esse poi abbandonate, senza che nessuno se ne sia mai occupato per rievocarne ed esplorarne la memoria storica. E quindi culturale. Oggi l’argomento è tornato attuale. Forse potrebbe svegliare anche qualche iniziativa aquilana. O il sonno di Aligi si è trasferito in montagna?


01 Settembre 2018

Categoria : Storia & Cultura
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