Rapina a Lanciano: S.PP., niente dichiarazioni formali. Raccolta firme per legittima difesa


Lanciano – (F.C.). “Dopo l’agghiacciante rapina nella villa vicino a Lanciano, in provincia di Chieti, con gli atti di violenza terrificante, non partecipiamo al coro delle dichiarazioni formali e consegneremo al Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani le 900 mila firme raccolte tra i cittadini a sostegno della nostra proposta di legge di iniziativa popolare per la legittima difesa, perche’ al cittadino deve essere data la possibilita’ di difendersi, di difendere i propri cari, il proprio patrimonio”. “Nel caso specifico sarebbe senz’ombra di dubbio legittima difesa se i mal capitati avessero ucciso i tre delinquenti che li hanno ridotti in quelle condizioni”, a dichiararlo e’ il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo precisando che “ci rivolgiamo a Tajani dopo che nella scorsa legislatura del Parlamento Italiano abbiamo fatto di tutto per interessare Camera e Senato – dove sono depositate le precedenti 2 milioni di firme gia’ raccolte in adesione alla stessa nostra proposta – e pertanto si puo’ gia’ intervenire. Crediamo che Tajani, per la sua autorevolezza istituzionale, possa sollecitare Governo e Parlamento italiani a farlo oltre che investire il Parlamento Europeo perche’ la sicurezza riguarda tutti gli stati dell’Ue”. “Si prenda atto, se non vogliamo continuare a registrare fatti di ferocia inaudita come quello di Lanciano, che in tre anni si e’ registrato un incremento del 46% delle richieste di porto d’armi e un recente rapporto Eurispes conferma che il 56,2 % degli italiani userebbe un’arma contro estranei in casa di notte, mentre la legge attualmente in vigore dice “Ci vuole un pericolo imminente”. E’ necessario quindi capire se chi mi sta aggredendo sta davvero mettendo in pericolo la mia vita, allora in questo caso posso sparare, ma ad una condizione: non devo avere alternative. Quindi e’ legittima la difesa solo se c’e’ il pericolo imminente o se non riesco a trovare in casa un metodo meno offensivo dell’arma. Ma se questa persona avanza, senza un’arma, io avendo legittimamente un’arma sul comodino non posso prenderla perche’, se in questo caso io gli sparo, come sarebbe potuto accadere a Lanciano, c’e’ una colpa: o lesioni colpose o omicidio colposo. (AGI) (AGI) – Lanciano, 24 set. – Il segretario del Sindacato della Polizia Penitenziaria riferisce che, dopo un giro sui territori in occasione della campagna “sicuri a casa propria”, ha registrato il grande interesse dei cittadini, di associazioni che ci sostengono e che mettono a nudo la lontananza della politica dai problemi veri della gente. Noi vogliamo essere portavoce della forte domanda di legalita’. Di fronte ad una criminalita’ sempre piu’ aggressiva occorre, a nostro parere, aggiornare le norme esistenti collegandole alle nuove domande di sicurezza dei territori, in particolare quelli piu’ esposti agli assalti di una criminalita’ sempre piu’ violenta e sfrontata. Serve certamente piu’ vigilanza delle forze dell’ordine, ma a loro vanno forniti piu’ mezzi e piu’ personale”. Per Di Giacomo serve certamente piu’ vigilanza delle forze dell’ordine, ma a loro vanno forniti piu’ mezzi e piu’ personale e non e’ sufficiente il ricorso alla pistola elettronica. “L’ampliamento legislativo della tutela a cui pensiamo – continua – vuole da un lato evitare il rischio di alimentare la cultura dello ‘sceriffo fai da te, ma dall’altro realizzare un deterrente molto piu’ forte verso quella categoria di criminali dediti a furti e rapine nelle nostre abitazioni, che non dovranno mai piu’ beneficiare di alcuna scappatoia giuridica che sarebbe ingiusta e beffarda nei confronti delle vittime. E’ ora di finirla con l’attuale confusione tra carnefici e vittime a vantaggio dei primi.


24 Settembre 2018

Categoria : Cronaca
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