Testimonianza di un episodio di solidarietà


L’Aquila – Il collega Luigi Marra ci scrive: “Sono le prime ore del mattino del 6 aprile 2009. Un timido raggio di sole tenta di farsi strada tra una nuvola di polvere che ancora insiste sulla martoriata città dell’Aquila. In giro tanta gente, silenziosa, con gli occhi stralunati, attonita, vestita alla meglio. Tra queste persone, il dott. Giuseppe Pulcini che, sfuggito miracolosamente incolume dalla casa in via Campo di Fossa, è fermo davanti alla sua farmacia in corso Federico II. Non ha il coraggio di alzare la serranda per vedere cosa è successo. In quel momento l’orologio a tempo dà il segnale di accensione all’insegna luminosa, che adempie all’ordine, ed una luce verde dà vita alla croce che indica la farmacia aperta, facendosi anch’essa largo tra la polvere. Pulcini è sempre lì che guarda, che piange, che ha paura di vedere, che teme di sapere.
Viene riconosciuto da un anziano signore, che è uscito di casa con il pigiama e si copre dal freddo con una coperta donatagli da una crocerossina. Timidamente si avvicina al farmacista, e gli chiede la grazia di poter avere un medicinale, un medicinale salvavita; non ha potuto prenderlo nello scappare di casa. Pulcini lo riconosce come un cliente che usa quel tipo di medicinale e, vincendo tutte le angosce che fino a quel momento lo avevano attanagliato, preme il pulsante del comando che fa aprire la serranda, e questa si apre immediatamente, forse anch’essa consapevole del servizio di solidarietà cui era chiamata a dare testimonianza.
Nella farmacia regnava il caos, con gli scaffali ed i medicinali a terra, con le antiche ceramiche ridotte in mille pezzi. Il nostro farmacista riesce a farsi strada e conquista il medicinale salvavita richiestogli. Mentre lo consegna, la farmacia si riempie di gente. Tutti hanno bisogno di qualcosa, di qualcosa di urgente, dai pannolini al latte per i bambini, dalle garze per le ferite ai medicinali antidolorifici da banco, dai medicinali salvavita alle aspirine.
Pulcini si rimbocca le maniche, e man mano spostando quanto era in terra, cerca di accontentare tutti e così per l’arco dell’intera mattinata. Il suo personale dolore si era unito a quello degli altri. Quasi nessuno portava denaro con sé, ma a tutti veniva consegnato ciò di cui abbisognava. I grazie e le benedizioni erano le uniche parole che si sentivano, oltre alle formali promesse che ognuno avrebbe al più presto provveduto al pagamento di quanto dovuto.
Questo episodio non la abbiamo avuto raccontato dal diretto interessato ma da una di quelle persone che avevano avuto bisogno dell’opera del farmacista. Il dott. Pulcini, pur nell’amicizia che ci lega, lo aveva conservato nel suo cuore come atto dovuto di solidarietà.
Una volta venuti a conoscenza, abbiamo chiesto al farmacista se il fatto corrispondeva a verità. Pulcini ce lo ha confermato, imponendoci il silenzio. Alla nostra domanda circa l’esito dell’impegno a tornare per pagare il dovuto, ci ha risposto che praticamente tutti hanno adempiuto alla promessa, pur sapendo che lui non aveva preso nomi.
Non manteniamo l’impegno del silenzio, sia perchè riteniamo che un episodio così bello merita di essere portato a conoscenza, e sia, anzi soprattutto, perchè crediamo che con un Popolo così la nostra città risorgerà più bella, più forte e più amata di prima.

Sull’episodio di cui abbiamo dato notizia, abbiamo avuto un bel riscontro da una lettera indirizzata al Presidente dell’Ordine dei Farmacisti e scritta da un medico dell’Ospedale dell’Aquila, la dott.ssa Guglielmina Palermo.
Scrive, tra l’altro, la dott. ssa Palermo: ” …. Ricordo … che il 6 aprile 2009 i pazienti anticoagulati, gli ipertesi, i diabetici e i bambini, hanno potuto contare fin dalle prime ore sulle meritoria opera del dott. Pulcini, titolare della omonima farmacia nei pressi di Piazza Duomo in L’Aquila che ha distribuito, a chi lo chiedeva, farmaci indispensabili rimasti nelle case inagibili o distrutte e latte in polvere e biscotti per i bambini e questo molto prima che arrivassero i pur generosi e celeri soccorsi.”


14 Marzo 2010

Categoria : Dai Lettori
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