Boschi, lo scienziato logico


La sismologia italiana ha perso il geofisico Boschi, che in Abruzzo abbiamo conosciuto bene durante il processo alla Commissione grandi rischi. Un uomo di poche parole, che non si negava mai ai giornalisti e alle telecamere. Non per spocchiose lezioni sui terremoti o azzardate evoluzioni su possibili, ma per ora inesistenti,, previsioni. Le terre sismiche, come quasi tutta l’Italia e l’Abruzzo in particolare, faceva capire, sempre hanno avuto e sempre avranno terremoti. Lo dice la storia. L’unico rimedio è costruire bene. In molti luoghi del mondo scosse più forti di quella del 2009 e delle successive, causano meno danni e meno vittime. Significa solo, diceva Boschi, che si costruisce e si mette in sicurezza il patrimonio edilizio molto meglio che in Italia. Una logica lineare e chiara, dunque lontana dai metodi italiani. Misure antisismiche efficaci e geniali, magari ideate da italiani, tengono in piedi il Cile anche con scosse di magnitudine molto elevata.
Al contrario, nessuno sa neppure oggi quanto siano antisismici persino gli edifici ricostruiti a L’Aquila.
Addio prof, Boschi.

PENSIERINO РLa piccola rosa rossa ̬ fiorita il 15 dicembre. Esistono le rose di novembre, sono rare quelle natalizie. Piccolo, muto augurio dalla natura.



22 Dicembre 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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