Saperne di più – Air gun, ci risiamo


Le trivellazioni nel Mare Ionio, autorizzate dal Governo, verranno eseguite dopo prospezioni dei fondali mediante l’air gun. Si tratta di bolle di aria fortemente compressa, da far esplodere in mare, con vistosi effetti sui fondali e sull’ambiente marino. Esclse per l’Adriatico, ricompaiono nello Ionio, a quanto pare, coperte da equivoche giustificazioni politiche. Tutto tipicamente italiano, ovvero ambiguo.
Le esplosioni comunicano agli strumenti la natura del suolo e aprono la strada alle trivelle petrolifere. Ma, dicono alcuni scienziati, possono anche alterare equilibri nel sottosuolo, specie dove esistono faglie sismiche. Insomma, in zone sismiche ( e lo Ionio lo è moltissimo) facile che l’air gun favorisca terremoti latenti . Tanto per farci del male, insomma, usiamo anche l’aria compressa. Economica ed efficace, dicono gli americani. Dimenticano o ignorano il terzo aggettivo: pericolosa.


07 Gennaio 2019

Categoria : Rubrica
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