5G, meglio vederci chiaro


Nessuno vuole minimizzare la grande innovazione tecnologica chiamata 5G, che piove su L’Aquila con un centro di ricerca cinese molto stimato da alcuni. Ma il buonsenso, e soprattutto il silenzio di politica, cervelloni accademici, sindacati, istituzioni, sanità e ambientalisti, comincia ad apparire quanto meno sospetto. Nessun ciarliero candidato alle regionali è interessato?
Le tecnologie di comunicazione dette 5G, infatti, implicano l’uso massiccio di emissioni ad alta frequenza, centinaia di Gigahertz. E richiedono anche fitte reti di apparecchiature di emissione o elaborazione dei segnali. Insomma, molta energia per i supertelefoni e altri ordigni che verranno, o meglio sono in arrivo..
Si fa gran clamore per antenne e celle telefoniche che già ci assediano e forse già ci fanno danni alla salute. Il 5G ne comporterà a iosa e di maggiore potenza. Qualcuno mormora che finiremo in tanti forni a micro-onde. Ben cotti dentro e fuori. Una fantrozziana esagerazione, ma non si sa mai. Le alte frequenze non sono scherzi.
Forse qualcuno, da qualche parte, dovrebbe accertarsi e farci sapere come stanno le cose. O dicendolo rompiamo delle uova in qualche sontuoso paniere?

PENSIERINO – Le trivelle? Grondando sudore, il governo sapete che ha fatto? Ha rinviato di un anno e mezzo. Fra 18 mesi il batracico concerto di sproloqui ricomincerà, e forse avremo… un altro rinvio.. Intanto si appizzutano trivelle , si abbottano air gun, e preparano qualche altra tassa sui motori diesel.



24 Gennaio 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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