Lettere – Lifting mal riuscito. Ora se ne accorgono tutti.


L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Da qualche giorno, come svegliati dal torpore, molti cominciano a capire che non c`e` mai stato un progetto serio perche` la citta` riprendesse una vita normale. Chi scrive (ma anche molti altri e tutti piu`autorevoli) da anni e piu` volte, aveva richiamato l’attenzione su qualcosa apparso fin troppo evidente da subito. Si sarebbe dovuto affidare il percorso di ripresa, leggi ricostruzione, a urbanisti in grado di prestare contemporaneamente la massima cura alle “persone”, al loro modo di vivere la citta`. Niente di tutto questo. Tutto a macchia di leopardo e ogni azione senza connessione con le altre. E dopo scelte a dir poco sballate ecco che ci si accorge che il centro e` e restera` asfittico senza la linfa vitale dei giovani che frequentavano le scuole, di quanti lavoravano negli uffici e di quelli che li frequentavano, della gente che andava alle Poste o al mercato o sciamava da mattina a sera per i vicoli pieni di attivita` di ogni tipo. Addirittura escono libri sull’argomento, quando sarebbe bastato affidarsi a chi conosce anche l’etnologia, l’antropologia, il modo di vivere e socializzare. Invece, esperti(?) di tutto, dalla produzione di lattine di pomodoro alla realizzazione di campi da tennis…., tranne che di quanto serviva, con mattoni a go go dovunque. E con “perle” incredibili come la lastra di cemento che a piazza d’armi s’e` preteso di spacciare per mercato. Unica attivita` realizzata in modo continuo la corsa al provvisorio, all’estemporaneo, una sorta di “panem et circenses” in chiave moderna, ma neanche tanto. Giusto per tirare avanti alla giornata in attesa della prossima “fiera” o “sfilata”. E siccome chi sbaglia spesso persevera si continua a dare via libera a soluzioni peggiori del male che dovrebbero risolvere. A rendere piu` dura la realta`, gia` terribile di suo, lo squallore che contraddistingue il 99% della classe politica senza distinzioni, siano esse geografiche che “cromatiche”. Da una parte incapaci, contaballe ideali per chi non vuol vedere e capire e dall’altra reduci da disfatte catastrofiche che non vogliono accettare che e` giunta l’ora di togliere il disturbo.


04 Marzo 2019

Categoria : Dai Lettori
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