Materia oscura: al via il primo meeting dell’esperimento COSINUS


L’Aquila – L’esperimento COSINUS che si occupa della ricerca della materia oscura diventa realtà. Tutti i membri del team si riuniscono per la prima volta ed iniziano la progettazione dell’apparato strumentale necessario all’avvio delle ricerche.
Il meeting parte oggi ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e si concluderà il 3 aprile al Gran Sasso Science Institute (GSSI).

COSINUS sta rendendo possibile lo sviluppo di un rivelatore criogenico che opererà a temperature dell’ordine del milli-kelvin e che mira alla rivelazione diretta della materia oscura, utilizzando lo ioduro di sodio (NaI) come materiale di interazione.
“È una soddisfazione incredibile sapere che possiamo dare il via alla realizzazione dell’esperimento COSINUS. Presto sarà posta la prima ‘pietra’. Sta per iniziare un viaggio lungo ed entusiasmante”, ha commentato Karoline Schäffner, responsabile dell’esperimento.

Dalle osservazioni astrofisiche sappiamo che la materia oscura è molto abbondante nel nostro Universo, ben cinque volte più abbondante della materia ordinaria. Tuttavia, ad oggi, nonostante gli importanti passi in avanti compiuti dalle ricerche, non siamo ancora riusciti ad osservarla in modo diretto, perciò questo punto chiave della fisica contemporanea rimane ancora aperto. La tecnologia di COSINUS permetterà di approfondire queste ricerche. L’esperimento coinvolge numerosi istituti: oltre ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ed al GSSI, partecipano il Max-Planck-Institut für Physik, il Technische Universität Wien, l’Università di Milano Bicocca, l’azienda cinese SICCAS e l’Institute of High Energy Physics (HEPHY) di Vienna.

Lo scopo di questo primo incontro è la presentazione del progetto al comitato scientifico dei LNGS, cosa che avverrà il I aprile. Il 2 aprile sempre ai LNGS si terranno dei piccoli gruppi di lavoro per raccogliere le idee e passare dal Conceptual Design Report (CDR), già sottomesso alla revisione della commissione scientifica, al Technical Design Report (TDR), con la relativa divisione dei compiti e delle responsabilità tra i vari membri di COSINUS, al fine di verificare la fattibilità delle proposte iniziali.
Il 3 aprile, al GSSI (Main Lecture Hall, Viale Francesco Crispi, 7), avrà luogo il meeting generale in cui ognuno presenterà i risultati ed i progressi del proprio lavoro. Inoltre, lo stesso giorno, Carlos Frenk, noto astrofisico, celebre per le sue simulazioni sulla formazione delle strutture che popolano l’Universo, terrà una lezione aperta.

L’esperimento COSINUS che si occupa della ricerca della materia oscura diventa realtà. Tutti i membri del team si riuniscono per la prima volta ed iniziano la progettazione dell’apparato strumentale necessario all’avvio delle ricerche.
Il meeting parte oggi ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e si concluderà il 3 aprile al Gran Sasso Science Institute (GSSI).

COSINUS sta rendendo possibile lo sviluppo di un rivelatore criogenico che opererà a temperature dell’ordine del milli-kelvin e che mira alla rivelazione diretta della materia oscura, utilizzando lo ioduro di sodio (NaI) come materiale di interazione.
“È una soddisfazione incredibile sapere che possiamo dare il via alla realizzazione dell’esperimento COSINUS. Presto sarà posta la prima ‘pietra’. Sta per iniziare un viaggio lungo ed entusiasmante”, ha commentato Karoline Schäffner, responsabile dell’esperimento.

Dalle osservazioni astrofisiche sappiamo che la materia oscura è molto abbondante nel nostro Universo, ben cinque volte più abbondante della materia ordinaria. Tuttavia, ad oggi, nonostante gli importanti passi in avanti compiuti dalle ricerche, non siamo ancora riusciti ad osservarla in modo diretto, perciò questo punto chiave della fisica contemporanea rimane ancora aperto. La tecnologia di COSINUS permetterà di approfondire queste ricerche. L’esperimento coinvolge numerosi istituti: oltre ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ed al GSSI, partecipano il Max-Planck-Institut für Physik, il Technische Universität Wien, l’Università di Milano Bicocca, l’azienda cinese SICCAS e l’Institute of High Energy Physics (HEPHY) di Vienna.

Lo scopo di questo primo incontro è la presentazione del progetto al comitato scientifico dei LNGS, cosa che avverrà il I aprile. Il 2 aprile sempre ai LNGS si terranno dei piccoli gruppi di lavoro per raccogliere le idee e passare dal Conceptual Design Report (CDR), già sottomesso alla revisione della commissione scientifica, al Technical Design Report (TDR), con la relativa divisione dei compiti e delle responsabilità tra i vari membri di COSINUS, al fine di verificare la fattibilità delle proposte iniziali.
Il 3 aprile, al GSSI (Main Lecture Hall, Viale Francesco Crispi, 7), avrà luogo il meeting generale in cui ognuno presenterà i risultati ed i progressi del proprio lavoro. Inoltre, lo stesso giorno, Carlos Frenk, noto astrofisico, celebre per le sue simulazioni sulla formazione delle strutture che popolano l’Universo, terrà una lezione aperta.


01 Aprile 2019

Categoria : Scienze
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.