Chiusura traforo, tanto per gradire


Nell’Abruzzo dell’anno 2019 non si vive più tranquilli. Anzi, è proprio una tribolazione continua, di guaio in guaio, quasi vi fosse una regia occulta per rovinare anche la Pasqua alla gente. L’ultimo incubo si chiama chiusura del traforo del Gran Sasso dal 19 maggio prossimo, a tempo indeterminato. L’annuncio, fatto trapelare della Strada dei Parchi perché i giornali ne facessero un caso – giustamente – ha allarmato i sindaci dell’Aquila e di Teramo, i soli a non essere occupati nelle libagioni di rito, e ponendo un problema in più, tanto per gradire.
In sé l’idea fa paura e suonerebbe come una campana a morto per l’Abruzzo del Nord. Di questi tempi di sussulti e grida, allarmi e inquietudini, c’è di che preoccuparsi davvero perché si è capito che tutto può accadere, visto che siamo foglie al vento senza nocchieri e persone capaci di prendersi responsabilità. Sono i momenti in cui la politica deve dimostrare di esserci. Molti ripongono speranze nel governatore Marsilio. Lo conosciamo poco, è nuovo, potrebbe essere meglio degli altri. Stiamo a vedere.

PENSIERINO – Una enorme Luna gialla sorgeva ieri sera sull’Adriatico. Cristo risorgeva, credono i fedeli. Pasqua arrivava e se ne andava. Il silenzio di Dio che milioni di europei del Nord percepiscono più di altri era nel cielo notturno.



21 Aprile 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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